Il fratello unico – Un’indagine di Saul Lovisoni, di Alberto Garlini. La recensione di Pierluigi Porazzi per Sugarpulp MAGAZINE.

Il fratello unico, un'indagine di Saul LovisoniTitolo: Il fratello unico – Un’indagine di Saul Lovisoni
Autore: Alberto Garlini
Editore: Mondadori
PP: 198

Alberto Garlini non ha bisogno di presentazioni: è uno dei più grandi scrittori contemporanei, autore di romanzi apprezzati da critica e pubblico, come, tra gli altri, La legge dell’odio (Einaudi) e Piani di vita (Marsilio).

È da poco uscito, per Mondadori, il suo ultimo romanzo, Il fratello unico, con cui Garlini ha deciso di cimentarsi nel genere “giallo”. Il racconto prende il via dalla scomparsa di Bernardo, appartenente a una ricca e nobile famiglia di Parma. Una delle sorelle di Bernardo affida il caso a un investigatore privato molto particolare, Saul Lovisoni.

Saul, ex poliziotto, scrittore e appartenente a una famiglia ricchissima, ha intrapreso la carriera di detective e ha appena assunto, come assistente, Margherita, una ragazza eccentrica e acuta. È proprio Margherita la voce narrante del romanzo, e attraverso i suoi occhi seguiamo l’indagine e impariamo a conoscere l’affascinante Saul, un personaggio originale e destinato a occupare un posto di rilievo nella letteratura. I suoi metodi si basano soprattutto sull’analisi psicologica e sulla “narrativa” degli avvenimenti, portando alla luce segreti e misteri della provincia parmigiana.

Ben presto viene ritrovato il cadavere di Bernardo; molti avevano un motivo per ucciderlo, ma soltanto alla fine, come in ogni giallo che si rispetti, scopriremo, con un raffinato colpo di scena, l’identità dell’assassino.

Scritto con la consueta maestria da Garlini e ricco di citazioni letterarie, Il fratello unico è un giallo perfetto e, per certi aspetti, un vero e proprio omaggio al mystery classico, quello di Agatha Christie, Ellery Queen, Arthur Conan Doyle e tanti altri maestri del genere.

I due protagonisti, Margherita e Saul, fin dalle prime pagine catturano il lettore. Le ottime caratterizzazioni ne fanno due personaggi a cui il lettore si affeziona fin dalle prime pagine, con un finale che contribuisce a umanizzare Saul. Alla fine, l’unico rammarico è quello di staccarsi da Saul e Margherita, con la speranza che ritornino presto per risolvere un nuovo mistero.