C’è la neve ad accogliere Alfredo Colitto a Schio, ma al freddo clima invernale fa da contraltare il solito calore del pubblico di Sugarpulp Schio, anche ieri sera accorso numeroso per la presentazione del libro “La porta del Paradiso”

  Sugarpulp Schio: Alfredo Colitto e la sua Porta del ParadisoNiente autori incappucciati, nessun mafioso da strapazzo movimenta la serata, la comicità questa volta rimane fuori dalla porta. La fama e l’importanza di Colitto impongono un ambiente più serio, ma non per questo noioso. Anzi. Una volta di più Riccardo e Marco riescono a rendere oltremodo coinvolgente la serata. “Non avevo mai partecipato a una presentazione organizzata in questo modo e devo dire che è stata molto completa e il pubblico ha reagito bene. E’ stato un po’ un evento a tutto tondo”, afferma Colitto a fine serata. Anche ieri, come sabato scorso, non sono mancate le letture di Eros Zecchini, sempre coinvolgente con la sua voce, accompagnate dal riff di chitarra di Matteo Cattelan. La novità arriva dall’inserimento di elementi di scena e dal ruolo svolto da Marco Pasin, illustratore del blog di Sotterfugi, che proietta attraverso uno speed painting – ovvero un video accelerato in cui il disegnatore mostra, passo dopo passo, la creazione della sua opera – una rivisitazione personale della copertina del libro, che lascia il pubblico esterrefatto: sulla tela prendono vita una capra (simbolo della caduta in rovina della famiglia Baiamonte), un leone (riferimento al protagonista del libro), un serpente (metafora degli intrighi e dei sotterfugi narrati nell’ultima lettura), animali  avvolti da un’atmosfera di mistero. Riccardo Dal Ferro si cala invece nei panni di presentatore e mediatore della serata, ruolo che svolge con grande maestria e spigliatezza, andando ad analizzare tutti i principali filoni narrativi del romanzo, senza però rivelare troppo della trama. La Porta del Paradiso è un romanzo storico ambientato nella Napoli seicentesca, in piena guerra dei Trent’anni. Protagonista della vicenda è la famiglia di Leone Baiamonte che, a causa di un familiare usuraio, passa dall’altro lato della barricata, dalla ricchezza della nobiltà, alla povertà. Leone si imbarca per il Messico, in cerca di ricchezza per risollevare la famiglia, mentre a Napoli restano il padre, la madre e la sorella Concetta che assume un ruolo chiave nella vicenda, in assoluto il miglior personaggio femminile che Colitto, a suo giudizio, sia riuscito a creare. Elementi storici e di fantasia si intrecciano in una trama narrativa appassionante e con forti elementi di attualità come la vendetta personale, il debito, la decadenza.  A proposito delle iniziative di Sugarpulp Schio, Alfredo Colitto ci dice che “una serie di iniziative come queste possono aiutare una ripresa della lettura, perché siamo ora nell’epoca dell’interattività e il pubblico ha bisogno di maggiori stimoli: non basta più l’autore che parla solo del suo libro, ma questi elementi di contorno sono assolutamente importanti”.