Orfani, il nuovo kolossal fumettistico targato Bonelli, è arrivato finalmente in edicola: “Piccoli spaventati guerrieri” è il primo numero della serie che vuole cambiare il mondo del fumetto italiano

Orfani è la nuova serie firmata da Roberto Recchioni e Emiliano Mammucari che lancia definitivamente la Bonelli nel mondo del colore. Ma, soprattutto, Orfani rappresenta un evento nel mondo del fumetto italiano, e non solo per il colore. Per la prima volta infatti un editore nostrano ha avuto il coraggio di creare un’hype enorme su un suo prodotto, dando vita ad una campagna promozionale senza precedenti.

Orfani

Complimenti quindi alla Bonelli per un progetto che finalmente ha portato i fumetti fuori dai soliti circuiti: Orfani è stato promosso in maniera faraonica, con un investimento economico notevolissimo, facendo capire a tutti quanto lavoro ci sia dietro a un albetto da edicola, quante centinaia di migliaia di euro costi un prodotto del genere e, soprattutto, facendo capire che in un momento di crisi durissima in Italia abbiamo ancora aziende sanissime, vere e proprie eccellenze a livello europeo e mondiale.

Credo che Roberto Recchioni non abbia mai rilasciato così tante interviste come nell’ultimo mese, compresa la sua presenza al nostro Sugarpulp Festival dove Orfani è stato lanciato in anteprima. Non oso immaginare la tensione tra gli autori, ai piani alti della Bonelli e in redazione in attesa di conoscere i primi risultati.

Adesso però il fumetto è arrivato in edicola, siamo alla resa dei conti. E allora com’è il primo numero di Orfani? La prima impressione, dopo una lettura veloce, è che sia un bel fumetto. La storia c’è, i personaggi appaiono ben delineati fin da subito, l’estetica di fondo è davvero ben costruita. La narrazione è strutturata e ben equilibrata, già dal primo numero non mancano le sorprese e i punti di domanda che sicuramente poi verranno sviluppati nei prossimi albi.

Molto probabilmente su Orfani sia già stato scritto tutto quello che si poteva scrivere, quindi mi limito a buttar giù le mie impressioni: nonostante il colore si vede chiaramente che si tratta di un prodotto Bonelli. La struttura delle pagine è sempre molto rigida e formale mentre il tratto, nonostante il colore, è riconoscibilissimo. Del resto non poteva essere altrimenti ed è giusto che sia così.

Orfani

Chi si aspetta di trovarsi di fronte ad un albo Marvel scritto e disegnato da autori italiani si troverà spiazzato, ma del resto questo progetto vuole innovare restando nel solco della grande tradizione Bonelli, quindi da parte mia nessuna sorpresa. Sono anche convinto che noi italiani siamo i numeri uno quando facciamo gli italiani, non quando scimmiottiamo gli altri (soprattutto gli americani), ecco perché il primo numero di Orfani mi sembra perfettamente riuscito.

Il fumetto ha ritmo, la storia tiene e nonostante le 100 pagine si legge molto in fretta, elemento fondamentale per una serie pensata per catturare un nuovo pubblico (di qui la collaborazione con Multiplayer.it). Questa del resto è la vera sfida di Orfani: andare a prendere i tanti giovani potenziali lettori che Tex non sanno nemmeno cosa sia.

Recchioni e Mammucari hanno costruito uno scenario credibile e intrigante, che mischia sapientemente citazioni pop a idee originali. Naturalmente ci sono tutte le cose che uno si aspetta da un fumetto ambientato in un mondo post apocalittico, e parte del divertimento di opere del genere sta anche nel ritrovare situazioni note, per non parlare delle citazioni. Al di là di quelle più ovvie (che vengono esplicitate dagli stessi autori) io tra le tavole ho letto un omaggio a quel fottuto capolavoro che è Alba Rossa di Milius e ai meravigliosi Warwolves di Alan Davis (ma anche un pizzico di quella figata supremo senza senso che è Starship Troopers di Verhoeven).

Orfani in definitiva promette bene, non delude affatto le aspettative e dimostra da subito una maturità artistica notevole. Fumetto di genere, certo, ma anche storia generazionale che riesce ad appassionare, presentando un gruppo di personaggi che scatenano subito una forte empatia con il lettore. Ora non ci resta che aspettare il 16 novembre per leggere il secondo numero, “Non per odio ma per amore”.

Guarda su Youtube il trailer di Orfani realizzato da Fumettology

Guarda su Youtube Orfani featurette by Fumettology: Storia e struttura

Guarda su Youtube la gallery di Emiliano Mammucari dedicata a Orfani