Tamburo Sotterraneo è un’antologia dei primissimi e ormai introvabili lavori di Stefano Tamburini. Quando il fumetto italiano era davvero underground

Il primo pensiero che mi è venuto in mente mentre sfogliavo le pagine di Tamburo Sotterraneo è stato un egoistico: “Cazzo, ma guarda un po’ te cosa ci siamo persi!”. Già, perché se Stefano Tamburini non fosse morto a soli 30 anni nel 1986 probabilmente la storia del fumetto italiano (e non solo) sarebbe stata molto diversa.

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Stefano Tamburini, un genio

Personaggio bigger than life, Tamburini ha segnato nel profondo una stagione irripetibile per i comics e per la (contro)cultura italiana, una stagione fatta di genio allo stato puro, sregolatezza, eccessi, politica, droghe, rock & roll, violenza, disperazione, sogni, emozioni, innocenza, disperazione, sesso e… fumetti, tanti fumetti.

Tamburini probabilmente è stato il più visionario e geniale tra i vari Filippo Scòzzari, Andrea Pazienza, Tanino Liberatore, Massimo Mattioli, Vincenzo Sparagna e tutti gli altri protagonisti di quegli anni. Forse, ma sottolineo quel forse, è stato il più “Autore” di tutti, quello che più di ogni altro ha saputo leggere tra le righe della sua contemporaneità con una visione oscenamente e impietosamente cinica e disarmante.

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Il fumetto

In questa raccolta curata da Michele Mordente e pubblicata dalla Muscles Edizioni Underground grazie ad un’operazione di crowdfunding, ritroviamo i primissimi fumetti di Tamburini. Materiale non solo rarissimo ma, nella quasi totalità dei casi, addirittura inedito.

Storie scritte su fogli ciclostilati, fotocopiati, autoprodotti e distribuiti in maniera assolutamente anarchica; fumetti pubblicati su manifesti, fanzine e proto-riviste che circolavano in maniera quasi clandestina a metà degli anni ’70, in un’Italia che ribolliva come una polveriera immersa in tensioni sociali, terrorismo, stragi di stato.

Tra queste pagine ritroviamo il Tamburini disegnatore, anche se personalmente credo che la vera cifra stilistica di Tamburini sia soprattutto nella sua lucidissima scrittura irriverente ed ironica. I disegni sono tutti in un bianco e nero grezzo e immediato che però ha una profondità di contenuto impensabile per la maggior parte della produzione contemporanea di tanti autoroni.

Pagine che ti fanno davvero sbregare dal ridere, con personaggi clamorosi come Fuzzy Ratt, il Dottor Freakyll o il Ragionier Peretti. Ma alla fine i personaggi, quando hanno un nome, non sono poi così importanti: a spiccare su tutto c’è la voce di Tamburini, un vero gigante capace di disegnare e raccontare il suo contemporaneo riuscendo ad essere, a distanza di quasi quarant’anni, ancora attualissimo e godibilissimo.

Stupisce ancora oggi il modo in cui Tamburini è riuscito ad analizzare tutti i limiti e le contraddizioni di quegli anni in tempo reale, sottolineando in maniera feroce i limiti e la cecità di determinati atteggiamenti, pisciando letteralmente in testa a tutti gli scoreggioni che giocavano a fare i rivoluzionari prendendosi drammaticamente sul serio. Una generazioni di figli di papà che poi, passata la buriana, ha pensato bene di piazzare il suo grasso culone nei posti giusti, e chi si è visto si è visto.

Svetta su tutto la voglia di provocare, di divertire e di disturbare, di fare a pezzi ogni tabu. Il tutto però senza ideologie o, quando ci sono, mettendo in discussione pesantemente innanzitutto le proprie. E occhio che stiamo parlando di un periodo in cui l’ideologia regnava suprema soprattutto tra i giovani.

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Muscles Edizioni Underground

Se oggi possiamo leggere quest’albo meraviglioso il merito è di Michele Mordente dell’Associazione Culturale Muscles che, con Tamburo Sotterraneo, diventa a tutti gli effetti una micro-casa editrice. Un esempio lampante di come il crowdfunding può essere uno strumento concreto di produzione culturale che bypassa logiche di mercato.

Il prossimo volume di Muscles s’intitolerà Nuvole Sotterranee e sarà dedicato alla controcultura a fumetti dell’Italia anni ’70. Intanto se volete farvi un bel regalo di Natale scrivete a undermuscles [@] gmail.com e ordinate la vostra copia di Tamburo Sotterraneo. C’è più ciccia in una pagina di Tamburini che in una decina di manuali di sociologia o di storia contemporanea, garantito.