10 cose che un libraio non dovrebbe mai dire ad alta voce a libreria piena e che io ho detto, un nuovo articolo di Carlo Vanin su SugarDAILY.
10 cose che un libraio non dovrebbe mai dire ad alta voce a libreria piena e che io ho detto.
- “Questo è un tempio, i libri sono Dio e io sono il loro sacerdote.”
- “Non ti preoccupare: quel libro lo puoi anche rubare. Ti copro io.”
- (baritonale) “OUH! Andiamo avanti ancora per molto?” (ad un bambino che continuava a ripetere da un’ora alla mamma “mamamicompriilibreto” piangendo)
- (baritonale, perforante) “OUH! Spacca tutto già che ci sei!” (ad un bambino che batteva i pugni sulla vetrina)
- “No, questo fa cagare. Leggiti questo invece” (se mi avete seguito per un po’ potete sciogliere facilmente la prima deissi “questo”).
- (canticchiando sulle note di “Can’t take my eyes off you”) “NOME DI AUTORE ULTRAFAMOSISSIMO fa i pompini col cul/ NOME DI AUTORE ULTRAFAMOSISSIMO fa i pompini col cul!”.
- (alla domanda “posso pagare col bancomat?”) “Certamente. Accettiamo bancomat, carta, assegni, buoni pasto, cambiali, pagherò, baratto, dollari e pagamenti in natura!“.
- “Se compra Gray, le manette sono in omaggio”.
- “Ma che roba è un ‘calendario dell’avvento’?”.
- (a un cliente a cui il bancomat non ha funzionato) “Riprovi, non sono riuscito a clonarla bene”.