L’abbandonatrice, la recensione di Federica Belleri del nuovo romanzo di Stefano Bonazzi pubblicato da Fernandel.

Titolo: L’abbandonatrice
Autore: Stefano Bonazzi
Editore: Fernandel
PP: 208

Torna Stefano Bonazzi, ferrarese doc, con un nuovo romanzo edito da Fernandel. Dopo la pubblicazione di A bocca chiusa, con la Newton Compton, ci presenta la storia di Sofia, con L’abbandonatrice.

Siamo a Bologna, città da vivere e respirare. Vicoli e negozi affollati, colorati e chiassosi. Universitari alle prese con gli esami e la voglia di emergere. Davide, Oscar e Sofia … amici diversi, unici, speciali. Artisti, a modo loro. Anni passati a conoscersi, capirsi. Uniti e divisi dalla vita. Hanno lottato e si sono lasciati vincere dalla paura. Hanno attraversato gli attacchi di panico, l’eroina, l’egoismo e l’insicurezza.

Poi Sofia si è tolta la vita. Sofia è scomparsa. Sofia se n’è andata per sempre. Quello sarà il punto di partenza de L’abbandonatrice. Un romanzo vero, crudo, introspettivo, intenso.

Una storia di dolore e di solitudine, della voglia pazza di un abbraccio consolatorio, della delicatezza di un amore appena sbocciato. Della fragilità di un elastico teso al massimo, del desiderio di lasciarsi andare e di sentirsi protetti dall’altro. Chi abbandona e chi viene abbandonato. Chi ha paura, ma affronta tutto ma si sente obbligato a farlo. Chi ha necessità di sentirsi a casa, anche sotto al ponte di una tangenziale. Chi si rifugia nel suono o nell’onda blu, per scappare dai problemi della vita.

L’abbandonatrice è una storia dalla forte personalità, che attende insieme ai suoi personaggi di poter cogliere il momento adatto per spiccare il volo. Destinazione? Sconosciuta. È un percorso che devasta il corpo e l’anima dei protagonisti. È il bianco e il nero, quando non ci sono alternative alle sfumature. È l’osservazione di sé, attraverso l’obbiettivo fotografico. Catturare uno sguardo, per non essere catturati. Lasciare, per non essere lasciati.

Un complimento speciale all’editing, fatto veramente con cura. Un complimento all’autore per la sensibilità dimostrata, visto gli argomenti trattati. Ottima la trama e il coinvolgimento emotivo che si crea con il lettore. Scrittura precisa, fluida, concreta.

Assolutamente consigliato.