Alan Ford torna in edicola con un nuovo e storico cambiamento editoriale per una delle più amate e longeve collane a fumetti italiane.
Titolo: “Minuette è morta?”
Autori: Max Bunker e Dario Perucca
Editore: Edizioni 1000 Volte Meglio Publishing
Pagine: 128
Prezzo: 4 euro
Nuovo storico cambiamento editoriale per una delle più celebri e longeve collane a fumetti. Alan Ford è tornato in edicola con il marchio delle edizioni 1000 Volte Meglio Publishing, dopo la chiusura della Max Bunker Press, casa editrice che lo pubblicava fino a pochi mesi fa.
Ed è tornato alla grande, con un Max Bunker in splendida forma, all’altezza dei periodi d’oro di Alan Ford. Forse aver abbandonato gli oneri che derivano dalla gestione di una casa editrice ha giovato alla creatività del mitico Luciano Secchi.
Sta di fatto che l’albo attualmente in edicola, “Minuette è morta?”, rinverdisce i fasti della serie del Gruppo TNT. Un Gruppo che, negli anni, si è giustamente rinnovato, e altri personaggi si sono aggiunti al cast dei nostri eroi. Tra questi, spicca appunto Minuette, che nel numero 527 ritroviamo sul tavolo di un obitorio. Ma sarà davvero morta?
Forse pochi, delle nuove generazioni, conoscono il più celebre fumetto creato dalla coppia Magnus & Bunker, non ancora valorizzato quanto meriterebbe. Il Gruppo TNT è una scalcinata organizzazione spionistica, di cui entra a far parte, per puro caso, colui che dà il titolo alla testata, ovvero Alan Ford, grafico pubblicitario disoccupato.
Le storie sono ambientate a New York, ma soltanto graficamente, perché l’America che descrive Max Bunker è l’Italia, dagli anni ’60 a oggi. Anzi, mai forse l’Italia fu meglio descritta che nelle avventure del Gruppo TNT.
Basti pensare all’arcinemico del Gruppo, Superciuk, un Robin Hood al contrario, che ruba ai poveri per dare ai ricchi, e a quanti Superciuk abbiamo visto, sulla scena politica italiana, anche solo negli ultimi anni. O alle corrosive rappresentazioni della sanità e dell’amministrazione pubblica, della politica e delle istituzioni.
Un fumetto quanto mai attuale, insomma, rinverdito nel cast e nelle tematiche, e che, con queste ultime avventure, dimostra come Max Bunker, nonostante sia tutt’altro che facile inventare storie di una serie a fumetti per decenni, abbia mantenuto intatto il suo spirito cinico e caustico, ritrovando una freschezza narrativa che negli ultimi anni si era un po’ persa.