Almost Blue, un thriller di respiro internazionale e al tempo stesso italiano al 100% scritto da un Lucarelli in stato di grazia.

Almost BlueTitolo: Almost Blue

Autore: Carlo Lucarelli
Editore: Einaudi
PP: 194
Prezzo: 12 euro

Almost Blue non è soltanto il titolo del noto romanzo di Carlo Lucarelli del 1997, ma anche l’indimenticabile canzone che fa da colonna sonora per l’intera durata della lettura, un pezzo memorabile di Elvis Costello, poi ripreso da Chet Baker.


Proprio il jazz ed il be-bop sono la passione di Simone, un ragazzo cieco che, immerso nella propria camera, oltre ad alla musica ascolta le conversazioni di un’intera città, Bologna, mediante scanner e tecnologie da hacker.

E’ proprio nel capoluogo felsineo che l’ispettore Grazia Negro, combattiva poliziotta, inizia una caccia serrata ad un serial killer sfuggente e apparentemente irraggiungibile, soprannominato l’Iguana.
 Tra le strade di una Bologna viva e ricca di lati oscuri, quasi un personaggio essa stessa, si nasconde un omicida feroce e misterioso, inafferrabile.  Riuscirà l’intraprendente Grazia, con l’aiuto di Simone, il giovane non vedente dotato di un udito sensibilissimo, a risolvere il caso e a porre fine ad una serie di spaventosi delitti commessi ai danni di studenti universitari?

Almost Blue è un noir fresco e coinvolgente, fortemente “sonoro” (ogni parte del romanzo prende il nome da una canzone) e dotato di una propria personalità, seppure risulti evidente l’ispirazione a certi thriller americani, specialmente a quelli di Thomas Harris.

Lucarelli è abile nel dare vita a personaggi ben costruiti, convincenti e caratterizzati con precisione; il libro è piacevole e mai scontato, tra spiazzanti colpi di scena e momenti soffusi ed eterei, che sottolineano le forti differenze tra l’Iguana e Simone, due individui antitetici.

Il serial killer riesce ad inquietare e, leggendone le gesta in prima persona, pare quasi di sentire le cupe campane che lo ossessionano a tal punto da spingerlo ad uccidere, per poi cambiare aspetto, come il rettile dal quale prende il nome.


La scrittura è ispirata, Carlo Lucarelli è un ottimo giallista in grado di plasmare personaggi e situazioni efficaci, dando un’impronta personale ai propri romanzi collocandoli in contesti cittadini ad hoc.


Almost Blue si legge in fretta ma si fa ricordare con piacere, merito anche del colpo di scena finale assai d’effetto, ciliegina su una torta già ricca e di pregevole fattura.
 Se cercate un thriller di respiro internazionale, le cui radici siano però italiane al cento per cento, allora questo romanzo fa al caso vostro. 
Lasciatevi sedurre da una Bologna intricata, ambientazione calzante dove hanno luogo vicende sordide e apparentemente inspiegabili.

L’Iguana può essere chiunque e nascondersi dovunque, soltanto Simone può riconoscere la sua voce “verde”: è lui l’unico testimone, la sola speranza per la polizia di annientare il temibile serial killer.