Anche i poeti uccidono di Victor Gischler è talento allo stato puro, è fantasia, è classe. Un fantastico romanzo pulp-hardboiled che ti conquista pagina dopo pagina

Anche i poeti uccidono

Titolo: Anche i poeti uccidono
Autore: Victor Gischler
PP: 288
Editore: Meridiano Zero
Prezzo: Euro 15.50

Prenderti per le budella e scagliarti in una sparatoria all’ultimo sangue ma allo stesso tempo scrivere di poesia con la leggera eleganza e la sensibilità di un autore colto e raffinato.

Quanta incantevole fantasia, quanta classe in questo nuovo, sanguinante, dolcissimo Gischler.

Sì, perché in Anche i poeti uccidono c’è talento narrativo allo stato puro. Lansdale non si è risparmiato su Gischler e da par suo ha voluto regalare al giovane scrittore della Louisiana un lancio da brividi:

Victor Gischler è uno dei miei autori preferiti. I suoi libri e le sue storie sono devastanti: fredde come il ghiaccio secco, piene di intrighi e di divertimento allo stato puro. Ragazzi, questo scrittore continua a stupire!”.

Non contento ha ribadito il concetto dicendo di aver letto Anche i poeti uccidono in un giorno perché non riusciva a smettere di andare avanti con le pagine: e allora con un padrino così di cosa stiamo a parlare?

Ma non è solo Lansdale ad avere parole bellissime per Gischler, provate a chiedere a Laura Lippman, a Alan D. Altieri o a Stefano Di Marino e poi, diciamola tutta, se riesci a farcire una zuppa inglese pulp noir infilando una gang di criminali a un campus, uno studente di colore ex spacciatore che si ritrova a scrivere pezzi rap travestiti di poesia per salvarsi il culo, un professore con i cadaveri nel letto e, ancora, scontri a fuoco con un ritmo che non ti molla mai per duecentoottantasei pagine devi essere perlomeno fuori di testa, oppure un genialoide.

Aggiungiamo che le scene d’azione abbondano, che i dialoghi sono ficcanti e pieni di ironia, che le situazioni spinte al limite fioccano, e che Gischler gestisce un intreccio micidiale, facendo sfoggio di colpi di scena e tocchi di classe: uno su tutti è il dialogo fra il professor Jay Morgan e Fred Jones sull’”Aneddoto della giara”. A dimostrazione che puoi essere un grandissimo scrittore senza prenderti troppo sul serio.

Insomma, Victor Gischler centra il bersaglio. Non era facile dopo una sberla come il precedente La gabbia delle scimmie ma il bello degli autori americani è che non si accontentano mai, hanno coraggio e entusiasmo per stupirsi di nuovo, come bimbi, ogni volta in cui provano a scrivere qualcosa.
Post-noir di italiana memoria, prendere appunti please!

Un bel merito ce l’ha anche Luca Conti: tradurre un romanzo del genere non dev’essere stato facile ma la versione italiana fa faville. Un altro merito è di Meridiano zero che continua a sfornare autori di razza…avete presente come ha rilanciato Chester Himes?

Detto questo, aggiungiamo che Gischler è sceneggiatore Marvel per “Punisher”, “Wolverine” (sul n.242 della serie italiana c’è una sua storia intitolata Revolver), e Deadpool: il suo Merc with a Mouth dovrebbe approdare presto su 100% Marvel dopo l’ottimo esordio del personaggio in Italia a marzo con l’albo apripista I re del suicidio, sceneggiato da Mike Benson e Adam Glass e disegnato da Carlo Barberi.

Non bastasse questo Gun Monkeys (La gabbia delle scimmie Ed. Meridiano Zero), Go Go girls opf the Apocalypse – ma quando arriva in Italia? – e Vampire a Go Go sono diventati altrettanti film in lavorazione a Hollywood e, allo stesso tempo, Gischler si gode la dimensione di culto che l’Italia gli sta regalando.

Speriamo che presto il suo stile splendente e corrosivo, dissacrante e spietato assuma le dimensioni del successo di pubblico, vista la sua qualità. E, comuneque, Gischler sta arrivando. Sarà in Italia dal 17 al 25 maggio 2010: prima al Festival Blues di Piacenza con Joe Lansdale e poi sempre con Champion Joe a Padova a Panstore, Libreria Lovat e Osteria Barabba per una giornata da incorniciare.

Grazie a Sugarpulp naturalmente!