Ant-Man and the Wasp: Quantumania, la recensione di Giacomo Brunoro del nuovo attesissimo film del Marvel Cinematic Universe.

Ant-Man and the Wasp: Quantumania riposta un po’ di leggerezza nel Marvel Cinematic Universe dopo l’insostenibile pesantezza della pretenziosità che ci siamo stati costretti a subire con Black Panther: Wakanda Forever (uno dei film più pretenziosi di sempre).

Certo, non siamo ai livelli eccelsi di Thor Love & Thunder, ma comunque Ant-Man resta un personaggio che ben si presta al cazzeggio, per quanto questo Quantumania alla fine sia un film basato sull’effetto wow in termini visivi (pure troppo) e poco altro.

Probabilmente gli appassionati di fumetti Marvel vivranno un deja-vu non da poco, dato che questo regno quantico è molto simile alla mitica Zona Negativa creata da Stan Lee e Jack Kirby nella loro indimenticabile run dei Fantastici 4 (ovvero tutto quello che noi vecchi fumettari stiamo davvero aspettando di guardare sul grande schermo).

In questo terzo capitolo, infatti, la storia si sposta nella dimensione quantistica, una scelta coraggiosa ma vincente che ha portato a una serie di situazioni bizzarre e quasi insostenibili da un punto di vista visivo. Abbiamo visto Ant-Man ingrandirsi e rimpicciolirsi all’infinito, mentre Wasp ha fatto sfoggio delle sue capacità acrobatiche e di combattimento.

E poi c’è il villain, Kang il Conquistatore, un personaggio tanto carismatico quanto folle che rende la storia decisamente interessante.

Un film fracassone

Paul Rudd e Evangeline Lilly sono perfetti nei panni di Ant-Man e della Wasp, con un rapporto complicato ma pieno di ironia e affetto. Anche Michael Douglas e Michelle Pfeiffer offrono ottime performance nei loro ruoli di Hank Pym e Janet Van Dyne.

Menzione d’onore per Cassie Lang, interpretata da Kathryn Newton, vero e proprio elemento di novità non solo del film ma, forse, di tutto il MCU (alla faccia dei precisini e degli ultranerd che in questi giorni stanno dibattendo del problema a dir poco epocale dell’età del personaggio Cassie Lang all’interno della linea temporale del MCU).

Ovviamente, se cercate un film intelligentissimo, impegnato e d’autore, Ant-Man and the Wasp: Quantumania è la cosa più sbagliata che possiate andare a vedere al cinema (ma questo dovreste saperlo già). Se invece volete divertirvi con un film fracassone e visivamente esuberante ben oltre i limiti del non-sense, allora Quantumania è il film che state cercando.

A questo punto però è obbligatorio parlare degli unici due veri motivi per cui Quantumania resterà un film significativo all’interno del Marvel Cinematic Universe: Kang il conquistatore e, soprattutto, MODOK.

I cattivi del nostro cuore

Kang il conquistatore

Kang il Conquistatore è uno dei personaggi più complessi e affascinanti dell’universo Marvel. È stato creato da Stan Lee e Jack Kirby e ha debuttato nel 1964 come antagonista dei Fantastici 4.

Inizialmente, Kang era un viaggiatore temporale proveniente dal XXX secolo, che cercava di conquistare il presente usando tecnologie avanzate e la sua astuzia. Ma nel corso degli anni, il personaggio è stato sviluppato e approfondito, fino a diventare uno dei villain più temibili e interessanti dell’universo Marvel.

La vera identità di Kang è un mistero, poiché il personaggio ha utilizzato diversi nomi e identità durante la sua carriera criminale. In alcune versioni, è stato rivelato che si tratta di Nathaniel Richards, un antenato di Reed Richards (Mr. Fantastic dei Fantastici Quattro). In altre versioni, Kang è stato presentato come un viaggiatore temporale proveniente da un futuro alternativo.

Quello che rende Kang un personaggio così interessante è la sua personalità complessa e il suo approccio razionale alla vita. È un uomo geniale e ambizioso, che usa la sua intelligenza e le sue risorse per raggiungere i suoi obiettivi. Tuttavia, Kang non è un semplice criminale megalomane: ha un profondo senso di giustizia e un forte desiderio di proteggere il futuro, anche a costo di compiere azioni estreme.

Inoltre, la conoscenza di Kang sulle linee temporali e le realtà parallele gli conferisce una capacità unica di manipolare la realtà e il destino degli individui. Ha dimostrato di avere un controllo assoluto sulla sua vita e sulla sua storia personale, ma allo stesso tempo si preoccupa di mantenere l’ordine temporale e di proteggere il futuro dell’umanità.

Insomma, Kang è un personaggio Marvel complesso e affascinante, che offre molte possibilità di sviluppo e approfondimento. Per quanto riguarda il Marvel Cinematic Universe lo abbiamo già visto in LOKI, una delle serie più soporifere della Marvel, in cui pur avendo un ruolo centrale sembrava molto più un pirla che un figo. In Quantumania però le cose sono decisamente diverse.

Modok

MODOK (acronimo di “Mental Organism Designed Only for Killing”) è uno dei personaggi più bizzarri  dell’universo Marvel. È stato creato da Stan Lee e Jack Kirby e ha fatto la sua prima apparizione nel 1967 come nemico di Captain America.

MODOK è un essere umano che è stato geneticamente modificato per diventare un supercomputer vivente, dotato di una testa enormemente ingrandita rispetto al corpo e di un’intelligenza fuori dal comune. Ha un aspetto bizzarro e inquietante, con occhi sporgenti, una bocca grande e denti aguzzi.

Il personaggio di MODOK è stato sviluppato nel corso degli anni, fino a diventare uno dei villain più interessanti dell’universo Marvel. È un criminale estremamente intelligente e astuto, che utilizza le sue capacità di calcolo per elaborare piani diabolici e perfezionare la sua tecnologia avanzata.

Tuttavia, quello che rende MODOK un personaggio così fuori dagli schemi è la sua personalità complessa e la sua lotta interiore. MODOK è sempre stato considerato un mostro e un oggetto di scherno dai suoi simili, e questo lo ha portato a sviluppare una profonda solitudine e un forte senso di alienazione. Questa perlomeno è la visione “profondista” dei nuovi nerd pro Marvel, ovvero quelli che cercano a tutti i costi di dare un senso a un testone gigante assassino che viaggia sospeso su un water volante.

La serie animata MODOK (programmata da Hulu negli USA e disponibile su Disney+ in Italia) ha completamente rimodellato il personaggio, rendendolo un vero e proprio gigante dell’entertainment: brutto, scorretto, volgare e completamene egomoniaco, il MODOK della serie Hulu riprende e sviluppa il MODOK che avevamo amato in Super Hero Squad, uno dei prodotti più sottovalutati di sempre per quanto riguarda il mondo dei supereroi Marvel. Quantumania segna l’esordio nel MCU di MODOK.

P.S.

Non è mai troppo tardi per smettere di essere un cazzone.