Betrayal: prendete una decadente soap opera, buttateci sopra una spruzzata di thriller a caso, e il cocktail è servito
Betrayal è la nuova serie soap thriller drama della ABC, remake di una serie olandese (Overspel) di gran successo nei territori fiamminghi. E già questo dovrebbe far suonare un campanello d’allarme. Il fatto che il nome di battesimo del cattivo sia Tatcher è il colpo di grazia finale.
Ma Betrayal come serie com’è?
Devo dire che è dai tempi di Ringer che non trovavo una serie così sciatta e fatta male. Ma almeno Ringer era divertente e piena di momenti WTF (la scena della barca rimarrà negli annali della storia della tv trash), Betrayal invece cos’è?
Betrayal è una storia raffazzonata che serve a raccontare una storia d’amore proibito e torbido a beneficio delle casalinghe con la ritenzione idrica e la menopausa, target della serie. La storia d’amore è vista come ossessione, e in mezzo alla narrazione compaiono le fantasie sessuali di Sara, la protagonista, che vengono messe in mezzo a caso, e non servono assolutamente a niente, ai fini della narrazione.
Una serie che strizza un occhio alle 50 sfumature di grigio e l’altro a… no, l’altro non c’è, è una serie guercia. Ma andiamo con ordine, che anche questa recensione sta diventando un mappazzone come la serie.
Sara Hanley, fotografa di successo (ha pure una copertina per le foto del sushi, mica roba da niente eh) conosce a un vernissage un affascinante uomo, Jack McAllister, con cui inizia una relazione. Inutile dire che l’uomo è l’acerrimo nemico del marito, che la vita di Sara è infelice perché il marito procuratore distrettuale preferisce lavorare invece che adempiere ai doveri coniugali, ecc. ecc. ecc. ecc. Insomma, noia e banalità a palate.
Sara è giovane, quindi ha un figlio piccolo che non può rappresentare quell’archetipo che è il figlio/a che incasina la vita ai genitori, di cui abbiamo innumerevoli esempi, dalla figlia di Jack Bauer a Dana di Homeland e tanti altri. Quindi la scelta geniale degli showrunner è l’evoluzione della figlia stupida: il cognato con problemi mentali. Sorvoliamo sull’interpretazione di Henry Thomas, che andrebbe denunciato all’Onu, e analizziamo la trama di Betrayal nello specifico: non c’è.
Praticamente tutto è un pretesto per far finire a letto i protagonisti e creare delle situazioni in cui possano venire scoperti o che rendano ancora più proibita la storia, in uno sfondo di hotel di lusso, barche a vela, loft.
La scelta dei tempi e del ritmo, specie del pilot, sono un esempio di tutto quello che non si deve fare: scene in cui vediamo Sara e Jack di notte, cambio di scena e chi vediamo? Sara e Jack di giorno. Sempre loro due, senza nessuno stacco, senza nessun cambio di prospettiva. I comprimari sono sagome di cartone messe lì a caso, i personaggi sono simpatici quanto una visita dall’urologo. I dialoghi sono presi pari pari dai baci perugina, inzuppati di melodramma e luoghi comuni.
Insomma, Betrayal è una serie brutta come non ne vedevo da diverso tempo, che snocciola banalità a ogni puntata, e proprio per questo non riesco a smettere di guardarla.
Consigliata la visione per rivalutare Ringer e Revenge