Bloody Mary è una storia dolce e aspra insieme, che racconta un amore impossibile tra due emigrati, in Italia per ragioni diverse

Bloody MaryTitolo: Bloody Mary
Autore: Marco Vichi e Leonardo Gori
PP:: 128
Editore: Einaudi
Prezzo: Euro 9.00

Bloody Mary è un cocktail a base di vodka, succo di pomodoro, spezie ed aromi. Ma è anche il titolo del libro scritto a quattro mani da Marco Vichi e Leonardo Gori, uscito per la prima volta nel 2008 per Edizioni Ambiente e ristampato quest’anno da Einaudi.

Entrambi fiorentini, entrambi classe 1957, entrambi vincitori del premio Scerbanenco. Gori lo conquistò nel 2005 con L’angelo di fango, Vichi nel 2009 con Morte a Firenze.

Il titolo “sanguinolento” richiama al contenuto del romanzo: si tratta di una storia dolce e aspra insieme, che racconta un amore impossibile tra due emigrati, in Italia per ragioni diverse.

Lui è Marek, un polacco di Cracovia, un bravo ragazzo, di sani principi, il quale un giorno, stanco della miseria, decide di cercare fortuna nel Bel Paese. Risponde così ad un annuncio su un giornale e in una manciata di ore si trova catapultato nel profondo Sud, a raccogliere pomodori per pochi euro al giorno.

Come tanti uomini dell’Est Europa e del Sud del mondo, Marek parte per l’Italia con uno zaino carico di sogni e di aspettative e si ritrova a lavorare alla stregua di uno schiavo: per una misera paga è disposto ad accettare mille tribolazioni, ad abbassare rabbiosamente la testa tra le piante di pomodori, fino al giorno in cui s’innamora.

Lei è Aleya, una splendida nigeriana dalla pelle color ebano, tanto bella quanto inconsapevole. La sua avvenenza le porta solamente danno: violentata e rapita, passa dai bordelli di lusso alla strada. Aleya è una merce, non possiede una sua volontà, nessuno le ha mai insegnato a pensare. Ma quando conosce Marek tutto cambia: capisce che può amare, comprende che, accanto al suo uomo, può essere finalmente libera.

I due, incoraggiati dal sentimento che li unisce e desiderosi di ricostruirsi una vita pulita ed onesta, architettano la fuga. Ma l’Italia – a Sud come a Nord- non sarà generosa con questa giovane coppia di innamorati. Ce la faranno a vivere felici? La malavita li lascerà volare via, liberi come due candide colombe?

Bloody Mary non è solo una struggente storia d’amore, è soprattutto un romanzo che fa riflettere, che porta il lettore di fronte a grandi drammi del nostro tempo: dallo sfruttamento di esseri umani nelle sue forme più bieche, allo smaltimento illecito di rifiuti tossici nelle campagne del Sud.

La prosa scorre rapida, chiara, ricca di punti; le frasi procedono brevi, tracciano immagini forti che si fanno vivide nella mente di chi legge. Le vicende di Marek e Aleya da lontane si fanno sempre più vicine, fino agli ultimi capitoli, in cui le vite dei due protagonisti s’intrecciano e si fondono insieme.
Bloody Mary è una lettura che si consuma velocemente e che, come un incendio, lascia il segno.