Il buio dentro, la recensione di Pierluigi Porazzi dell’inquietante noir di Antonio Lanzetta pubblicato da La Corte Editore.
Titolo: Il buio dentro
Autore: Antonio Lanzetta
Euro: 16,90
Pagine: 286
Editore: La Corte Editore
Conosciuto per romanzi fantasy e fantascientifici, lo scrittore Antonio Lanzetta ha deciso di cimentarsi anche nel thriller, con un’opera di assoluto rilievo, Il buio dentro, edito da La Corte Editore.
Già il titolo, molto indovinato, e la copertina inquietante sono un’ottima premessa. E il romanzo conferma che ci troviamo di fronte a uno scrittore dal grande avvenire e a un thriller che non ha nulla da invidiare ai maggiori autori del settore.
Tutto inizia con il ritrovamento del cadavere di una ragazza, appeso a un salice e decapitato. Damiano Valente, giornalista e scrittore, si rende subito conto che si tratta dell’opera di un serial killer. Un serial killer, soprannominato “l’uomo del salice”, che aveva già colpito, con lo stesso modus operandi, nel 1985, uccidendo una carissima amica di Damiano, Claudia.
Il romanzo si snoda su due differenti piani temporali, il racconto dell’estate del 1985 e dell’amicizia che nasce tra Damiano, Claudia, il figlio di un costruttore edile, Stefano, e Flavio, un ragazzo arrivato in paese da Torino dopo la morte della madre.
Proprio nel 1985 l’assassino inizia a colpire, e quella maledetta estate è la chiave per riuscire a scoprire l’identità del maniaco. L’autore scioglie il mistero soltanto nelle ultime pagine, come nella migliore tradizione dei gialli, ma gioca in modo leale con il lettore, senza trucchi e dando qualche piccolo indizio chiave al lettore.
Il buio dentro è un thriller di grande qualità, che coinvolge fin dalle prime pagine, difficile da abbandonare dopo averlo iniziato e scritto con un ottimo stile, efficace e maturo. Un romanzo consigliato a tutti gli amanti di gialli e thriller, che non deluderà le attese.