CCTVYLLE, la recensione di Pierluigi Porazzi e Giulia Mastrantoni per un fumetto al limite tra l’onirico e il visionario, un mix inquietante e reale
Un numero zero è solo un antipasto. Deve suggerire, incuriosire, lasciare in sospeso trame e domande, dipingendo allo stesso tempo un contesto narrativo credibile e stimolante.
CCTVYLLE, nuova serie a fumetti ideata da Gianluca Bonomo, costruisce in poche pagine un futuro possibile e coerente, uno scenario di inquietante sicurezza e maniacale ordine pubblico. Un insieme di disegni ricchi di suspense e dai colori foschi accompagnano quest’introduzione a metà tra l’onirico e il visionario; il preludio a una distopia che non si scosta molto dalla tradizione letteraria, ma che ha dalla sua parte il pregio di farsi vedere dal suo lettore in tutto il suo orrore e la sua psicopatia.
La città raccontata dal numero zero di CCTVYLLE è la Londra di un possibile futuro, in cui gli “ibridi”, uccelli predatori modificati in modo da renderli telecamere viventi, con binocoli metallici al posto della testa, controllano i cittadini, spiando le loro esistenze e classificandoli in base alla potenziale pericolosità sociale. E quest’ultima impregna ogni uomo, donna e bambino, stando alle schede identificative che vengono stilate in tempo reale da ciascun robot: per ogni essere vivente, c’è un potenziale trasgressore delle regole; ad ogni umano corrisponde un possibile ribelle criminale. E come biasimarli se vogliono ribellarsi?
Lo sfondo è una società in cui la reale criminalità è solo un vago ricordo a scapito di libertà e privacy, ma è anche una comunità in cui si è tutti un po’ criminali.
In questo inquietante futuro conosciamo i primi due protagonisti, Damien e Sean. Se Damien sembra un ragazzo normalissimo, terrorizzato dagli “ibridi”, Sean ha sempre un cappuccio calato sugli occhi, a nascondergli il volto. Cosa nasconderà sotto il cappuccio? Ma questa è solo una delle domande che si pone il lettore del numero 0 di CCTVYLLE. Non sappiamo ancora nulla di chi ci sia dietro la rete di ibridi che controlla la città, né come e perché si sia arrivati a questo ossessionante controllo.
Come scrive nella prefazione Gianluca Bonomo, CCTVYLLE, ispirato da un sogno, è un progetto visionario che esplora il futuro dei sistemi di sorveglianza e le conseguenze di un crudele e immorale uso della tecnologia. Inquietante? Da paura.
Scritto da Gianluca Bonomo, sceneggiato da Diego Blanda e disegnato da Salvatore Porcaro, CCTVYLLE 0 è un fumetto senza dubbio interessante, che affronta il tema, quanto mai attuale, della scelta tra libertà e sicurezza, valori che devono essere in qualche misura sacrificati reciprocamente, e avvince al punto giusto, stimolando il lettore all’acquisto degli albi successivi.
Improvvisamente mi resi conto che stavo vedendo un possibile futuro (Gianluca Bonomo).