Titolo: Cherosene
Autore: Gianluca Mercadante
Editore: Las Vegas Edizioni
PP: 189
Euro: 12,00
“E’ davvero da considerarsi una forma di reato la volontà di esprimersi e di lasciare libere le proprie pulsioni?” (p. 108).
È ciò che sembra chiedersi Mercadante in questi dodici racconti, brevi o brevissime istantanee che girano attorno al tema del Male. Cherosene è il secondo volume di una trilogia concepita dall’autore per darci la sua visione sulla crudeltà umana. Il primo s’intitola Polaroid (Las Vegas, 2008), il terzo è in uscita.
Se in Polaroid Mercadante si è ispirato a fatti di cronaca per fotografare la storia contemporanea degli ultimi anni, in Cherosene ci offre una prospettiva più intima. I personaggi, ordinari o strampalati che siano, vengono colti nel momento in cui – razionalmente o in preda ad un raptus di follia – commettono un reato, nella fattispecie ammazzano qualcuno.
Che sia il poliziotto corrotto, il serial killer fanatico d’arte, la psicopatica che ascolta i Prodigy, la coppia annoiata che fa sesso estremo, ogni personaggio è guidato dalla tentazione di assecondare le proprie pulsioni fino ad arrivare a conseguenze estreme. A volte sembra che i protagonisti giungano al peccato quasi candidamente, quasi il male fosse una naturale evoluzione delle loro azioni; altre volte abbracciano la crudeltà coscientemente, accettando la morte come una giusta punizione.
“Il male è in ognuno di noi”, sembra essere il messaggio affidato a queste pagine: c’è una sottile linea grigia che divide la normalità dalla follia. Ed è nel momento in cui i personaggi oltrepassano quella soglia che Mercadante ce li racconta, facendoci entrare nella loro testa o riprendendoli dall’esterno.
Si va da trame semplici e lineari quali “@” o “Io fermo” ad architetture più complesse e non sempre di facile lettura come “Progetto Ronda” o “Diario di un uomo comune”. In alcuni testi il linguaggio si fa complesso, i fatti s’ingarbugliano, le allusioni si moltiplicano: starà al lettore, una volta messi insieme tutti gli indizi, colmare gli spazi “vuoti” della narrazione, anche supportato dalle illustrazioni di Manuela Lupis che correlano ogni storia.
E se è vero che l’ultimo racconto “WannaKill” – per me il migliore – lancia il terzo volume della Trilogia, i lettori di Cherosene saranno sicuramente curiosi di confrontarsi con la nuova visione del Male che ci riserverà Mercadante.