Il colore della nebbia, la recensione di Giulia Mastrantoni: una Modena buia, dove i bambini muoiono o uccidono, tra intrighi insolubili.
Titolo: Il colore della nebbia
Autore: Eliselle
Editore: Damster
Pagine: 420
Se è vero che a tredici anni la vita è spensierata, è anche vero che si iniziano a scoprire le invidie, le gelosie e i desideri di un mondo adulto del quale si era pressoché ignari. Sono rivelazioni che vengono da dentro e che infestano prepotentemente il cervello, entrando in ogni azione e finendo per diventare pericolosi. Succede proprio questo a Valentina, che a tredici anni inizia a capire quanto le amicizie siano false, il potere necessario e la violenza un’imprescindibile arma per difendersi da chicchessia.
Il bisogno di comandare è sempre stato dietro l’angolo, per lei: si tratta del frutto inevitabile di mille vizi e cattive abitudini che i genitori le hanno permesso da piccola. Ma ora quel bisogno si è fatto più deciso, più spavaldo e più macabro. Perché non uccidere chi non ci obbedisce? Perché non ferire chi ci tradisce? Perché non far scorrere il sangue di chi non ci capisce? Valentina ama tutto ciò che è violenza ed è così che finisce per uccidere. Che senso ha, in fondo, una vita da vittima senza servitori?
Gli adulti che costellano la vita di Valentina sono una madre e un padre ricchi, ma infelici. Amanti, disaccordi e un generale senso di insoddisfazione sono la quotidianità nella quale la famiglia Medici è abituata a vivere. In questo ambiente, così bisognoso di un intervento, arriva Giulia, che altri non è se non una ragazza alla ricerca di un cambiamento nella propria vita. Il posto che Amanda offre a Giulia in casa sua in veste di ragazza alla pari è ben pagato, le permetterebbe di usufruire della dépendance nel giardino e non sembra richiedere molto di più del badare ai bambini. Giulia, ancora ignara di quello che accade in casa Medici, accetta senza pensarci due volte e trasloca, pronta ad iniziare la sua nuova avventura.
Nel frattempo, Nicola è costretto ad indagare sull’omicidio di Martina, una bambina ritrovata strangolata in un fiume. Chi l’ha uccisa e perché? Sul corpo della piccola non ci sono segni di violenza sessuale e la scientifica conferma la cosa: Martina non ha subito violenze. Ma allora perché è stata uccisa? L’unica luce nella vita di Nicola è Lorena, la sua amante, per la quale l’uomo darebbe la vita. Ma non l’amore. Infatti, Nicola è spaventato all’idea di ammettere che si è innamorato di Lorena e preferisce restare nell’infelice guscio che è la sua famiglia, dove sua moglie diventa sempre meno sopportabile.
Sono solo alcuni dei personaggi del romanzo di Eliselle, Il colore della nebbia, ambientato in una Modena strana, buia e ricca di segreti. Una storia intricata, in cui si sente l’odore del sangue e i sotterfugi fanno da padroni. Un romanzo che si legge perché si vuole sapere come andrà a finire.