Confidenze Confidenziali, il poemetto rock di Natalia Bondarenko, friulana nata in Ucraina
Titolo: Confidenze Confidenziali
Autrice: Natalia Bondarenko
Editore: Rayuela Edizioni
PP: 80
Prezzo: 13 euro
Vi ricordate dell’era in cui si azzardavano autentiche opere rock con tanto di trasposizioni cinematografiche? Mi vengono in mente gli Who con Quadrophenia, i Doors con la celebrazione della Lucertola, opere corali quali Jesus Christ Superstar e Hair.
Autentiche vette di un periodo storico e generazionale capaci di dar vita a movimenti di massa e a psicadeliche migrazioni culturali.
La Bondarenko fa lo stesso, senza cadere nella trappola dell’imitazione, con un poemetto a ritmo di rock scritto su uno spartito in chiave di pulp: celebra un periodo e una generazione, con i propri eroi e antieroi.
La nascita difficile in un ambiente ostico di una donna complessa nella sua vitalità e graffiante ironia. L’implosione dell’ex URSS e quella delle coscienze devastate dall’alcool. La vita come passaporto per il mondo che la conduce, alla fine, in Italia.
L’amore, il sesso, il razzismo anche di chi è tollerante. Perché chi tollera non integra, stringe i denti per non stringere i pugni, e il suo sorriso è un digrigno rumoroso.
La Bondarenko sa dare voce a emozioni forti con un linguaggio che arriva dritto al centro dell’anima, crudo-dolce-cotto-salato, in tutte le salse e per palati non necessariamente forti, ma pronti a scavare nelle profondità dell’anima umana.
Arriva dall’Ucraina con un bagaglio artistico di tutto rispetto, Natalia Bondarenko, una “friulana nata in Ucraina” come ama definirsi: musicista, cantante lirica, poetessa, pittrice, fotografa, sceneggiatrice e chi più ne ha, più ne metta.
E questa volta il suo poliedrico bagaglio artistico e di vita lo ha cacciato tutto in un solo poemetto. Rock, appunto. Tutto da leggere.
Accendo la sigaretta, mal volentieri,
per disintossicarmi da tutta questa stupidità,
da tutto questo odio. Nel paesino dove vivo ora,
le sigarette non fanno nulla.
Le persone con i loro pregiudizi
mi fanno morire prima
Un paesino di colore giallo. In inglese si dice yellow. In friulano, mais.