Deserto di sangue è l’ennesima dimostrazione che Robert Crais non sbaglia un colpo: un thriller da urlo che non delude affatto le aspettative.

deserto di sangue recensioneTitolo: Deserto di sangue
Autore: Robert Crais
Editore: Mondadori
PP: 260
Prezzo: cartaceo 17.00 euro, ebook 10.99 euro

Finalmente Elvis Cole! Fnalmente sono tornate le sue camicie hawaiane e l’orologio di Pinocchio che muove gli occhi per segnare i secondi!

La saga dei due protagonisti delle belle storie di Crais, Elvis Cole e Joe Pike, si arricchisce di un nuovo capitolo. Ok, lo schema è collaudato alla grande: la storia sono loro due, il resto passa in secondo piano. Ma Crais non sbaglia un colpo.

Al confine USA-Messico gruppi di coreani, statunitensi e messicani si disputano il mercato degli immigrati clandestini, rubandoseli l’un l’altro. Li rapiscono, li torturano, li uccidono. Ma alcuni fanno i conti senza l’oste. E l’oste si chiama Elvis Cole, il miglior detective del mondo!

Come ho raccontato parlando di Crais, Cole è un cazzaro di prima categoria. Un investigatore abile con la battuta pronta. Nei romanzi di Crais si ride. Ecco, in questo un po’ meno. Perchè la drammaticità dei fatti narrati è tale che la risata ci sta poco. Chiaro, qualche chicca del nostro Sherlock esce sempre, ma la storia punta a raccontare le porcherie di un mondo, quello dell’immigrazione illegale, in cui un essere umano non è considerato tale, in cui una vita vale 500 dollari, in cui la dignità umana è la grande assente.

Un libro che si legge con la consueta velocità, una fluidità disarmante alla quale Crais ci ha abituati. Il ritmo è incalzante con continui cambi di scena a seconda di chi sia il personaggio attraverso cui la storia viene narrata. Una storia cruda e violenta, in cui i buoni sentimenti vengono messi in disparte.

Un bel thriller, da leggere. Non merita il massimo dei voti come altri dello stesso autore, solo perchè le aspettative sono altissime. Per gli amanti di Cole e Pike, comunque, imperdibile. Ideale anche per chi vuole iniziare a conoscere questi due tipacci!

VOTO: 4 barbabietole su 5