La donna che cancellava i ricordi di Brian Freeman, la recensione di Federica Belleri per Sugarpulp MAGAZINE.

La donna che cancellava i ricordi, la recensioneTitolo: La donna che cancellava i ricordi
Autore: Brian Freeman
Editore: Piemme
PP: 384

Frost Easton è il nuovo personaggio creato da Brian Freeman per aprire la porta ad una nuova serie di romanzi.

Ispettore della omicidi a San Francisco, occhi azzurri magnetici, barba curata, passato doloroso e difficile da digerire. Intelligenza fine, abile osservatore, concreto ai limiti dello scetticismo. Vive con un gatto, Shack, che porta spesso con sé.

La sua città, divisa dall’acqua, sarà protagonista di morti assurde, violente, improvvise. L’indagine lo porterà a conoscere la famosa psichiatra Francesca Stein, specializzata in un particolare tipo di ipnosi in grado di cancellare i ricordi spiacevoli dei suoi pazienti. E se fossero proprio alcuni di questi pazienti a morire? E se il suo metodo non fosse così efficace?

Queste sono le domande di Francesca, donna che ha dedicato la vita alla professione, lasciando da parte l’amore, scavalcando le difficoltà con estrema fatica, pur di sopravvivere a se stessa e alla sua sofferenza…

È possibile manipolare il pensiero e il ricordo? Il lavoro di Francesca migliora davvero la vita dei suoi pazienti o migliora la sua, rendendola soddisfatta per averli guariti?

Noi siamo ciò che abbiamo vissuto e che viviamo, nel bene e nel male. Qualcosa può andare storto, qualcosa può incrinarsi durante il nostro percorso. Ed è in quel momento che si ripresentano le nostre peggiori paure e fobie, in grado di sconvolgere tutto e paralizzarci. Ed è esattamente in quel vuoto temporale che si inserisce l’Uccello della Notte, iniziando a giocare con noi.

Con Frost e Francesca, con le sue vittime, facendo stalking, insinuando sospetti, scrivendo mail di minaccia, uccidendo senza pietà. Perché lo fa? Chi o cosa vuole distruggere?

Gli abissi del cuore e dell’anima per lui non hanno segreti. Conosce i punti deboli e vulnerabili da colpire. Affonda la lama inesorabile, levando il respiro e la ragione. Osserva, studia abitudini, è lucido e preparato. È difficile da individuare. Semina panico, fra indizi e sospetti. È in grado di tenere tutti in pugno.

Inseguimenti adrenalinici, ritmo serrato, suspense ben costruita. Ottimi ingredienti per questo thriller che scava nei pensieri e nei terribili ricordi dei personaggi e li costringe in ginocchio.

Una trama legata alle bugie, alla rabbia e alla vendetta. All’istinto di protezione, che non sempre può essere d’aiuto. Al senso di responsabilità verso le persone in difficoltà e al segreto professionale.

La donna che cancellava i ricordi, da leggere tutto d’un fiato, per immergersi nel mondo allucinatorio del serial killer. Un complimento speciale alla traduzione, curata da Alfredo Colitto.

Buona lettura.