“La decisione è tua.” Disse quindi l’uomo. “Puoi scegliere se tentare di spararmi o se invece dare retta, finché puoi ancora farlo, alla voce interiore che da anni cerca di parlare al tuo cuore, dicendoti di smettere di ammazzare da codardo e di cominciare a vivere da essere umano. La stessa voce che ti sta urlando che la vita che fai è un’oscena, ributtante bestemmia nei confronti del prossimo che brutalizzi ogni giorno per tristi interessi economici e squallide brame di potere.”
Ciccio si sentì percorso da un brivido gelido lungo la spina dorsale. L’angelo della morte, dopo avergli mostrato inaspettata pietà, gli aveva voltato le spalle e si era avviato verso l’uscita del ristorante.
“Se vuoi dare un significato alle vite che togli…” Concluse, “…e, soprattutto alla tua, ti consiglio di valutare la tua prossima mossa con la massima attenzione.”
Lo straniero uscì senza spendere altre parole stringendo nella mano destra l’arma automatica che si era dimostrato tanto abile ad usare.
Ciccio, con il capo chino, rimase per alcuni momenti immobile in mezzo ai corpi degli amici, sentendosi un involucro senz’anima così simile ai vuoti morti che gli stavano intorno.
Il caos morale che lo agitava senza sosta pareva aver trovato inaspettata composizione.
Qualcosa, dalle taglienti frasi del suo nemico, era riuscito a filtrare tra le nebbie che da trent’anni ne soffocavano lo spirito e la volontà.
Per la prima volta qualcuno gli aveva indicato la via, incasinandogli le prospettive con il brutale scossone indispensabile per rimettere le cose a posto e facendogli capire che la faccenda era possibile e non più soltanto un fragile, incompiuto afflato dell’anima.
Erano sensazioni, invitanti intuizioni esistenziali che attendevano la doverosa conferma di una vita intera. Ma erano, soprattutto, sensazioni ed intuizioni che lui non voleva più ignorare.
Uno sconosciuto era stato in grado di parlare la sua lingua. Il linguaggio, che suonava così vero, che avrebbe voluto ascoltare da sempre
Era arrivato il tempo di smettere di vivere la morte, e di accogliere l’alternativa, qualunque essa fosse, perché non andasse sprecato quanto gli restava ancora da vivere.
Ciccio recuperò la Desert Eagle e imbracciando la mini-uzi seguì il suo nuovo fratello nella notte nella quale s’era inoltrato.