I favolosi anni ’85, la recensione di Danilo Villani del romanzo di Simone Costa pubblicato da Edizioni Spartaco.
Titolo: I favolosi anni ’85
Autore: Simone Costa
Editore: Edizioni Spartaco
PP:
Un’autentica discesa nei meandri della mente, l’opera di Simone Costa I favolosi anni ‘85.
Una città qualsiasi e due personaggi: un autore radiofonico e una manager rampante. Assolutamente avulsi l’uno dall’altro se si eccettua il filo conduttore di una trasmissione radiofonica di tendenza che ha lo stesso titolo del libro.
Trasmissione della quale Marco Cocco è l’autore ma, nonostante il successo, non riesce trarne soddisfazione. Il management dell’emittente ma soprattutto l’audience stravedono per il conduttore elevandolo al ruolo di star mentre l’autore di testi è relegato a meno che comprimario facendo, in tal modo, aumentare a dismisura le sue frustrazioni non certo aiutato dal suo carattere poco combattivo.
Al contrario, Irene Castello, sa cosa vuole. È una donna in carriera e non esita a utilizzare qualsiasi mezzo, compreso il suo corpo, per il raggiungimento dei propri obbiettivi. Ma quando il traguardo è a portata di mano sopraggiunge un male oscuro, un male del quale neanche i medici riescono a dare spiegazione: la totale incapacità di comprendere le parole delle persone che diventano sussurri incomprensibili.
Come accennato in precedenza l’autore, peraltro giornalista televisivo, trae spunto dalla propria esperienza professionale per seguire come un grande fratello due esistenze “disturbate”.
Entra nelle loro menti, nei loro pensieri in maniera impietosa lasciando ampio spazio alle elucubrazioni del lettore. Il suo stile è secco, algido ma elegante a un tempo. Si avvale della tecnica stream affinché i pensieri dei protagonisti siano chiaramente recepiti e, se il suo fine era creare disagio nel lettore, in accezione positiva, lo scopo è raggiunto.
Romanzo chiaramente specchio del nostro tempo con l’arrivismo sfrenato, le delusioni professionali e sentimentali, le falsità e la manifesta ipocrisia, romanzo che non disdegna qualche citazione e omaggio. Il protagonista affoga infatti le sue delusioni nel calvados…
La frase top: chi ti fa piangere in questo modo, deve meritare ogni tua singola lacrima.
4 barbabietole su 5