«E allora molla tutto, mollali. Prendi tua sorella e andatevene da qualche parte. Lei tira qualche soldo dal bar, se non sbaglio. Anche se ci deve studiare con quei soldi è sempre un aiuto e potrete starvene per cazzi vostri. Magari, stando lontani da questa casa, riuscite ad aiutare anche loro.»
«Non so mica» fa arrendevole.
«Abbiamo riscosso, oggi» e tira fuori dalla tasca cento euro.
«Almeno quello. Come hai fatto a farti sganciare tanto?»
Dante gli racconta tutta la manfrina a cui ha assistito.
«Ed era uno dei nostri?»
«Glielo avevamo lasciato un paio di settimane fa. Il Philips, forse. C’ha solo roba nostra, ormai, lì dentro. Così gli ho detto quanto mi doveva e non ha fatto storie.»
«Bene» commenta Rico. Si alza dal letto e apre l’armadio. Tira fuori un cassetto e lo posa per terra.
«Ti è venuta voglia di smontare casa?»
«Prendo il resto» e il braccio gli sparisce inghiottito in quella grossa bocca. Continua a tastare e tira fuori una piccola scatola di cartone. È una confezione di sottobicchieri, con raffigurate una decina di bottiglie di birra diverse, gocciolanti e appena tirate fuori dal congelatore. La apre e prende cinquanta euro. Dante gli molla il centone e intasca il resto.
«Non posso lasciare soldi in vista. Che cazzo mi sono dovuto inventare. La attacco con il biadesivo al fondo dell’armadio. Quando Rob ha bisogno di soldi ripulirebbe anche un morto sotto terra.»
«Tabita non c’è?»
«È a lavoro anche per il pomeriggio. L’ha chiamata il ciccione, ché l’altra s’è data malata. Quello è troppo contento quando c’è mia sorella dietro quel bancone. ‘So mica se gli viene qualche pensiero da sbarellato pervertito.»
«Le ho preso queste, dagliele poi» e tira fuori dalla tasca il tubetto. «Tabi è una in gamba, se la sa vedere da sola.»
«Lo so. Stavo pensando al nostro amico» dice improvvisamente. «Se inizia a fare storie dobbiamo trovare qualcun altro che smerci. Oppure vendiamo direttamente noi la roba.»
«E come? Io non li conosco tutti questi tizi che hanno bisogno di masterizzatori, hard disk, schede madri. Quelli della Zona non sanno chi sono le loro, di madri. Qui dobbiamo trovare una soluzione in fretta, compare, se le cose non vanno per il verso giusto dobbiamo spedire in cantina l’Office2000.»