Freddo a Luglio non è il romanzo più conosciuto di Joe R. Lansdale, ma è scandalosamente pulp e travolgente. Un proiettile narrativo che esplode in tutta la sua irruenza e genuinità, senza fare prigionieri.

Titolo: Freddo a LuglioFreddo a Luglio
Autore: Joe R. Lansdale
Editore: Fanucci
PP: 251
Prezzo: 9,90

Un libro oscuro e coinvolgente, in cui Champion Joe non ci risparmia sangue e violenza.

Il protagonista è Richard, un corniciaio della provincia texana, il classico padre di famiglia con una vita relativamente tranquilla e monotona. Una notte, per legittima difesa, fredda un ladro beccato a rubare nella sua abitazione.

Richard viene quindi coinvolto in una spirale di violenza che ne muterà radicalmente il carattere, rendendolo un vero e proprio “cowboy metropolitano”. Ma il pericolo è dietro l’angolo: il padre della vittima è disposto a tutto pur di vendicarne la morte, non esitando a ricorrere ai metodi più crudi e deprecabili come la giustizia sommaria à la “occhio per occhio”.

Il protagonista può solamente cercare di sopravvivere e difendere la famiglia, aiutato in questa missione da due individui poco raccomandabili quali l’ex galeotto Ben Russell ed il rozzo detective Jim Bob Luke: quest’ultimo è un personaggio lansdaliano al 100%, ed è impossibile non adorare le sue volgarità ed i suoi modi poco raffinati, oltre che il “Troione rosso”, ovvero la sua adorata e cadente Cadillac, compagna immancabile di scorribande.

Emblematiche sono le prime parole che Jim Bob rivolge a Richard: “Per dio, vecchia belva, sembri una merda di cane appena cagata…”.

In questo libro c’è davvero tanta carne al fuoco: servizi segreti, sparatorie, misteriosi messicani, testimoni governativi con una nuova vita, snuff movies, uomini “marci” che cercano di redimersi dopo aver toccato il fondo, strane automobili che battono le torride strade del Texas.

Traendo spunto da un mortale equivoco, Freddo a Luglio si snoda tra indagini serrate alla ricerca di un uomo la cui identità pare scomparsa nel polveroso deserto, con un sottofondo di cannoni che sputano bordate di piombo e fuoco a più non posso, in un crescendo adrenalinico.

Per certi versi mi ha ricordato A History of Violence (graphic novel resa celebre dall’omonimo film di David Cronenberg), condito con un’abbondante dose di chili e litri di tequila.

In definitiva Freddo a Luglio, scritto quasi 25 anni fa da Joe R. Lansdale (nel 1989), è una lettura obbligatoria per ogni fan del bardo texano che voglia definirsi tale: ci sono già tutti gli ingredienti che l’hanno reso il Padrino della letteratura pulp.