Guardians Of The Galaxy stupisce con scene di battaglia grandiose, gag divertentissime tra Rocket e Drax e momenti toccanti: un grande film d’azione.
“…io sono Groot…”
Guardians Of The Galaxy inizia con un momento di tragedia piuttosto trito: è la fine degli anni ’80, e il giovane Peter Quill vede la madre morire di tumore. Quindi corre fuori dall’ospedale, in lacrime nella nebbia e… viene rapito da un’astronave.
Si continua nel presente, su un pianeta strano, dove una figura dall’apparenza umana e con il volto coperto balla al ritmo di una canzonetta pop degli anni ’80.
Un primo piano di un vecchio walkman che questi tiene alla cintura ci fa capire che si tratta proprio del ragazzo che era stato rapito nella scena precedente, che stava ascoltando proprio quella cassetta sul suo walkman.
Tocca un’apparecchiatura che porta dietro l’orecchio, e finalmente vediamo che aspetto ha Peter (Chris Pratt) da grande: è una specie di cacciatore di tesori galattico, e sta cercando una sfera particolare.
La trova, ma viene affrontato da Lorath (un magnifico Djimon Hounsou), al soldo di Ronan (Lee Pace). Quill, che si fa chiamare Star-Lord, si libera di Lorath, ma Ronan, che lavora insieme alla guerriera Nebula (Karen Gillan) per conto di Thanos (Josh Brolin), manda la mercenaria Gamora (Zoe Saldana) a recuperare la sfera.
Quando Star-Lord arriva su Xandar, il pianeta dove hanno sede i Nova Corps, per consegnare la sfera all’uomo che l’ha ingaggiato per recuperarla, viene intercettato da due cacciatori di taglie molto particolari: Rocket Raccoon, un procione (ma non chiamatelo mai così) chiacchierone appassionato di armi, e Groot, un albero vivente e semovente che sa solo dire Io sono Groot (con varie inflessioni).
Star-Lord, Rocket Raccoon, Groot e Gamora si incontrano e si scontrano proprio su Xandar, dove vengono arrestati. Una volta rinchiusi nel Kyln, Gamora viene attaccata dal muscoloso Drax (Dave Bautista – ovvero, per gli appassionati di wrestling, Batista), che ce l’ha con lei per una vecchia storia.
Star-Lord però scopre che l’obiettivo Gamora non è quello che pensava inizialmente (ovvero ammazzarlo), quindi convince Drax a non ucciderla…
Se c’è qualcosa che questo breve riassunto (che abbraccia meno di un quarto del film) ci dimostra, è che Guardians Of The Galaxy è un’accozzaglia ben organizzata di azione, divertimento e sentimenti.
Scene di battaglia grandiose (che culminano in qualcosa di assolutamente epico), battibecchi divertentissimi tra Rocket e Drax (che non capisce le metafore, in bocca al lupo ai traduttori che dovranno rendere una serie di giochi di parole) e momenti toccanti: tutto ciò di cui c’è bisogno in un film di successo.
Certo, non si tratta di un film da Oscar (a parte quello per gli effeti speciali), ma c’è tutto quello che ci si può aspettare da un film d’azione – e forse qualcosa in più.
La sceneggiatura e la regia sono particolarmente ispirate: vi ritroverete a essere commossi (e intendo commossi sul serio) dall’amicizia tra Rocket e Groot. Sì, un procione parlante e un albero semovente con la faccia di Vin Diesel. Direi che non è facile.
Insomma, per concludere: andatelo a vedere. Non rimarrete delusi.