“La Guerra dei Confini: 1372-1373, Gli scontri tra Padovani e Veneziani nel Pievado di Sacco”. Sabato 8 aprile l’inaugurazione a Chronicae 2017.

Tra le novità della terza edizione di Chronicae c’è anche l’esposizione organizzata dal Gruppo Archeologico Mino Meduaco “La guerra dei confini 1372/73 gli scontri fra padovani e veneziani nel Pievado di Sacco”.

….e gridavano forte carro carro,
e chi gridava marco marco
e fu loro cominciata la zuffa
molto crudele e dura.

Alcune fasi di questo scontro ebbero come teatro, tra 1372 e 1373, proprio i territori del Pievado, dove sorsero, secondo indagini e scoperte documentarie ancora inedite svolte da soci del Gruppo Archeologico Mino Meduaco, strutture e accampamenti militari, di cui oggi non rimangono che esigue tracce materiali e qualche lontana eco nei toponimi locali.

L’esposizione, curata dal Dott. Sergio Benesso, seguirà passo passo la cronistoria degli eventi e analizzerà sia le fonti cartografico-documentarie che le tracce concrete riconoscibili nel territorio, per far conoscere questo inedito spaccato di Storia veneta; largo spazio verrà dedicato agli apparati bellici dell’uno e dell’altro schieramento. Un intero settore dell’esposizione presenterà inedite ricostruzioni della morfologia urbana di Piove tra ‘300 e ‘400.

Alla interessante ricostruzione storica sarà dedicata la passeggiata “nel tempo”, indetta dal gruppo, ed aperta a tutti, per domenica 9 aprile alle ore 15.30, lungo un percorso che svelerà sorprendenti scorci dell’antica Piove di Sacco fortificata

La mostra verrà inaugurata sabato 8 aprile durante il Festival Internazionale del Romanzo Storico e proseguirà fino al 17 aprile presso la Biblioteca Comunale Diego Valeri di Piove di Sacco.

L’esposizione sarà aperta da lunedì a venerdì il pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00; sabato e festivi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00, escluso il pomeriggio di Pasqua. Nelle mattine infrasettimanali per scolaresche, gruppi e comitive, la visita è effettuabile su richiesta telefonando ai numeri ad Alessandra: 3284793941; Francesco: 3474206346; Valentina 3315345759.

Il programma di sabato 8 aprile

Ore 15:30 | Auditorium Papa Giovanni Paolo II (via Ortazzi) | Preludio musicale | YOUNG ADRIA HARP DUO: Laura Mazzucato e Angelica Baroni.

Ore 16.00 | Auditorium Papa Giovanni Paolo II (via Ortazzi) | Conferenza | La Guerra dei Confini: Saluto delle Autorità; Introduzione all’esposizione da parte del Gruppo Archeologico Mino Meduaco; Quadro storico (Prof. Simonetti); Il sale conteso (Dott. Grandis); Incastellamento di Piove (Arch. Coccato, Dott. Violin); Archeologia di una bastia (Dott. Giraldi); Equipaggiamento bellico nelle fonti coeve (Dott. Ferrato, Compagnia della Torlonga)

Ore 17:30 | Biblioteca Comunale Diego Valeri (via Garibaldi 40)| Inaugurazione mostra a cura del Dottor Benesso.

Il programma di domenica 9 aprile

Ore 15.30 | Percorso tematico pedonale in collaborazione con il C.T.G., Rainrunners e Brenta sicuro. Camminata storica per il centro della città, alla scoperta della Piove medioevale fortificata. Percorso di circa 2 km. con ristoro Quota di partecipazione: 3,00 € (iscrizione sul posto). Partenza: ingresso della biblioteca.

Ore 15.30 | Costruiamo uno scudo, laboratorio tematico per i bambini | Biblioteca Comunale Diego Valeri

La Guerra dei Confini: 1372-1373. Gli scontri tra Padovani e Veneziani nel Pievado di Sacco.

La guerra che oppose Padova e Venezia negli anni 1372-1373, passata alla storia come guerra per i confini, si svolse in gran parte nel territorio dell’antica Pieve di Lova ed ebbe Lova e il territorio attiguo come centro delle operazioni belliche: in quel terreno paludoso e malsano si concentrarono i due eserciti; in mezzo agli acquitrini si svolsero le principali operazioni d’armi, si combatté accanitamente con morti, feriti e grandi sofferenze per la popolazione locale.

Venezia stretta nelle sue isole aveva già esteso il suo dominio lungo le coste dell’Istria mentre il territorio immediatamente alle sue spalle era ancora in mano straniera e talvolta in mani molto ostili. Era naturale la sua tendenza ad estendersi nella terra veneta per una sua maggiore sicurezza, aumentando i suoi traffici commerciali e assicurando basi solide alla sua nascente potenza politica.

Ma in questa direzione sorgevano le più grosse difficoltà: prima fra tutte la città di Padova con i suoi signori, i Carraresi, che costruirono nuove fortezze ed insediamenti abitati a ridosso dei confini con i territori veneziani. A loro volta i Veneziani, ritenendo tali costruzioni indispensabili per la loro città, fortificarono a S.Ilario presso Gambarare, in un territorio che il carrarese Francesco I riteneva di sua competenza.

La diplomazia non fu sufficiente per ricucire i rapporti tra le due parti e si arrivò così all’uso delle armi con il coinvolgimento di tutta la regione di confine tra il Piovese e la gronda lagunare dove vennero costruite dall’una e dall’altra parte numerose bastie, costruzioni militari tipiche dell’epoca caratterizzate da spalti di terra circondati da un fossato e protetti da palizzate di legno, che hanno lasciato ricordi nel nostro territorio in nomi ancora attuali di vie e canali lagunari.

L’esposizione La Guerra dei Confini: 1372-1373 è promossa in memoria e ricordo dei compianti soci del Gruppo Archeologico Mino Meduaco Daniela Dal Porto e Alberto Fabris.

Gruppo Archeologico Mino Meduaco

Il Gruppo Archeologico “Mino Meduaco”, sorto nel 1991, opera come associazione di volontariato nel territorio tra le province di Padova e Venezia. Ha scoperto oltre 200 siti, tra preromani, romani e medievali.

Lo scopo principale del Gruppo è quello di raccogliere testimonianze e reperti che man mano vengono ritrovati in superficie, di catalogarli con una sommaria descrizione e di farne oggetto di più approfondite ricerche e pubblicazioni, mentre, grazie ad un accordo tra Soprintendenza archeologica ed Enti locali da anni gestisce un deposito archeologico presso la propria sede.

Il Gruppo è aperto ad ogni idea finalizzata a realizzare iniziative che abbiano come scopo quello di far conoscere l’antichità, la cultura, il rispetto delle proprie origini.