Cos’avrà mai spinto la nostra barbabietola Giulia Mastrantoni a leggere (e ad ascoltare!) i primi quattro volumi della saga di Harry Potter in francese?

Il 99% di voi sta pensando: – Perché cavolo questa ragazza si è andata a leggere Harry Potter in francese? È pluritradotto, che senso ha?! Questa è folle… Però, se ci pensate bene su, la vostra giornata assumerà tutto un altro aspetto: esiste una ragazza da qualche parte in Italia che ha problemi mentali più seri dei vostri. Ammettetelo, faccio bene alla vostra autostima no?

In linea di principio sono d’accordo con voi: a) Harry Potter è realmente pluritradotto b) il francese non è neppure la sua lingua originale Allora perché cavolo sono andata ad ordinarmi su Internet non solo i libri, badate bene!, ma pure gli audiolibri correlati? La risposta si chiama: esame di francese. L’università porta a fare cose assurde, chi di voi è stato universitario lo sa già. Chi di voi lo sarà, è avvisato (uomo avvisato, mezzo salvato). Ammetto che la premessa di un esame come scopo finale di una lettura non è esattamente la più accattivante, ma aggiungo anche che è sicuramente una delle più emozionanti (ansia, paturnie… c’è un ricco seppur poco variegato buffet).

Il punto è che, nonostante un inizio un tantino poco promettente e i miei pregiudizi (sì, ne avevo) nei confronti di Harry Potter, queste letture e questi ascolti mi sono piaciuti. E non solo piaciuti: mi hanno creato dipendenza. Sono attualmente al quarto libro su sette della saga e attendo con ansia che la casa editrice si sbrighi a finire di registrare il quinto audiolibro.

I libri cartacei, sia chiaro, sono indispensabili per apprezzare (ma anche, molto banalmente, notare) le caratteristiche della lingua, la grammatica, gli accenti (!) e tutte le ostiche particolarità del francese. Ma i libri così, da soli, non danno le stesse emozioni se non vengono sfogliati con il sottofondo della splendida voce narrante di Bernard Giraudeau. 
Le edizioni cartacee sono curate dalla Gallimard Jeunesse per la collana Folio Junior, invece gli audiolibri sono della Gallimard Jeunesse per la collana Écoutez lire. Attualmente i libri sono tutti splendidamente stampati ed impaginati, pronti all’ordine.

Purtroppo invece gli audiolibri al momento sono arenati al quarto volume. Se non si sbrigano a registrare gli ultimi tre, potrei finire in crisi di astinenza. La voce narrante dell’audiolibro è di un divertente unico, riesce a interpretare ogni personaggio con una voce diversa: a partire da Ron (che è in assoluto il più buffo!) fino “au professeur McGonagall” (la McGranitt) e a Voldemort (il cui nome è uno dei pochi che ha la stessa traduzione in francese ed in italiano). 
Sono libri un po’ commerciali, lo ammetto, dal quarto in poi diventano meno scritti per il gusto di scrivere e più per intrippare il lettore fino alla fine del settimo anno a “Poudlard” (Hogwarts), ma affascinano.

Leggere ed ascoltare insieme in una lingua straniera non solo è un modo divertente e leggero per imparare tantissimo, ma è anche stimolante dal punto di vista della fantasia. È il francese ha quel suo suono che… sa proprio di francese! Davvero pollici in alto. Un acquisto assolutamente consigliato, sia per i bimbi (a cui è sempre utile insegnare sin da piccoli una seconda lingua), sia per studenti (God save the students), sia per chiunque abbia voglia di imparare ad apprezzare in modo un po’ diverso i libri. WOW! E con questa entusiastica esclamazione, ho riassunto le sensazioni che l’innnamoramento da Harry Potter dà. Lisez-le, les gens!