I Medici, un uomo al potere. La recensione di Matteo Marchisio del secondo capitolo della saga dei Medici del nostro Matteo Strukul.

I Medici, un uomo al potere. La recensione di Matteo MarchisioTitolo: I Medici, un uomo al potere
Autore: Matteo Strukul
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 9,99 €

Il Salone del Libro di Torino è sempre uno dei momenti culturali migliori dell’anno. Tra i tanti pregi, quello di imbattersi in autori noti è di sicuro il migliore. Quest’anno mi è accaduto con Matteo Strukul con cui ho avuto il piacere di scambiare qualche battuta, ricevere l’autografo sul secondo romanzo della trilogia dedicata ai Medici e anche un consiglio di lettura.

I Medici – Un Uomo al Potere, secondo romanzo del ciclo dedicato ai Medici, ha come perno le vicende di Lorenzo, noto a tutti come il Magnifico che passò alla storia come grande mecenate e signore della città fiorentina dalla metà del 1400 fino alla sua morte, ironicamente avvenuto l’anno della scoperta dell’America.

Lorenzo è costantemente combattuto fra il peso dell’appartenere a uno dei casati più potenti dell’Europa dell’epoca e le aspirazioni di un ragazzo che sente il richiamo dell’arte e dell’amore di una donna non scelta dall’establishment di palazzo, che fa del dovere verso la sua famiglia e Firenze la cifra di ogni scelta. Basta pensare al mantra che echeggia nella sua mente davanti a ogni crisi:

“Era un medici. Non avrebbe tradito le sue origini.” pg. 153.

Le vicende narrate scorrono, aiutate dai dettagli storici che approfondiscono e aiutano a capire meglio il tipo di personaggio, molto più di quanto la prima stagione della serie Tv dedicata a questa tematica aveva cercato di fare l’autunno scorso su Rai1.

Ciò avviene anche per uno stile leggermente meno forbito e permeato di termini desueti, sempre più lontano da quello di La Giostra dei Fiori Spezzati, ma più funzionale a un secondo romanzo di una trilogia in cui a farla da padrone deve essere la trama. Inutile citare i personaggi storici che fanno capolino, per quanto non si può negare che ritrovarvi Leonardo da Vinci sia spettacolare, già solo per vederlo trattato con infinita più profondità rispetto al ruolo di meccanico a cui lo avevano relegato gli sviluppatori di Assassin’s Creed.

Romanzi del genere sono fondamentali per capire quanto il Rinascimento fu un periodo complesso e quanto dinastie italiane veramente esistite come i Medici o le famiglie antagoniste di Firenze o altre città italiane, abbiano avuto un’influenza smisurata a livello internazionale, decidendo per un breve periodo le sorti del mondo durante una delle sue epoche più violente e crudeli.