I Reality fanno male
Tracklist consigliata:
- Jesus and Mary Chain – Just Like Honey
- Sonic Youth – Silver Rocket
- Depeche Mode – Personal Jesus
«Vai a fare film porno!» le grida Il Falco, placidamente seduto su uno sgabello.
Vanessa lo guarda con occhi che schizzano rabbia.
Quand’erano dentro la casa, appena una settimana prima, questo ragazzotto che ora la offende se l’era divorata di baci sotto le telecamere indefesse dal Grande Occhio. L’aveva spinta in ogni angolo buio, dentro l’armadio, sotto al tavolo, tra le coperte, per ottenere qualcosa di più di quei baci. Lei l’aveva assecondato, con quel suo sguardo un po’ trasognato e la sua bocca umida.
Poi le era venuto il sospetto. Che lui avesse calcolato tutto, che usasse la loro intesa per aumentare l’audience: era finito in nomination, sbaciucchiarsi la pollastra del reality significava per lo meno suscitare curiosità. Così si era infuriata, era scoppiata una bella litigata dai toni esasperati. Lui le aveva dato uno spintone, lei aveva sbattuto contro la credenza e gli aveva gettato a mitraglia una scarica di mele lì adagiate su un vassoio. Una mela l’aveva colpito in testa. Ed ora eccoli qui, espulsi dal reality, seduti per un faccia a faccia alla trasmissione della domenica cui, come da contratto, hanno l’obbligo di partecipare. Lui col bernoccolo del colpo ricevuto, sulla parte destra della fronte, e i bicipiti esposti, lei coi lunghi capelli neri che le arrivano al sedere e una minigonna cortissima.
«Tu sei un falso, un…»
«E tu sei una troia, ti sei ripassata tutti i maschi della casa!»
«Calma!» interviene la presentatrice. Selvaggia Orsi, cinquant’anni ma ne dimostra poco più della metà, caschetto alla maschiaccio, seduta su una poltrona con l’aria di chi sa il fatto suo. Si destreggia tra i litigi della domenica come un direttore d’orchestra all’ennesimo concerto: sguardo concentrato, espressione molto seria, allarga le braccia come se volesse mandar segnali.
«Signorino, non mi piacciono queste parole nella mia trasmissione.»
Lui sbuffa e la Orsi insiste:
«E poi non è carino che tu ti rivolga a una donna con questi termini.»
Vanessa interviene mugolando : «Non è carino neppure che mi abbia spinta contro un mobile quando eravamo nella casa! Mi ha usata!»
«Non ti ho usata! Tu mi hai usato, sei tu quella che è andata con tutti, sei tu la…»
Si trattiene, la presentatrice punta verso di lui la mano, un gesto magico per spingerlo a contenersi. Intanto la ragazza affonda il viso tra le mani, piagnucola alternando singhiozzi a gridolini isterici. Selvaggia Orsi le parla con voce carezzevole. Eccola premurosa, la Regina della domenica:
«Cosa c’è Vanessa, perché piangi?»
Lei non risponde e Il Falco riattacca:
«Piange perché le sto facendo fare una figura di merda davanti a tutta l’Italia.»
Il pubblico fischia, Il Falco si infastidisce ancora di più. Selvaggia Orsi ride sotto i baffi, lo vede nervoso, molto nervoso, quanto piacciono questi match alla gente.
Lui si alza dallo sgabello e ruota quasi a 360° rivolgendosi a tutte le scalinate che compongono la platea, indice puntato:
«Voi, che cazzo fischiate? Sarò stato anche espulso, ma mi ritengo il vincitore morale del Grande Occhio 2009!»
Salgono altri fischi. La ragazza stacca il viso dalle mani con violenza: occhi rossi, palpebre e occhiaie annerite dal trucco sciolto, la punta del naso sembra una ciliegia, tra le narici e il mento c’è un ammasso spalmato di muco e lei urla con voce impastata:
«Vincitore morale un cazzo! Sei uno sfigato!»
Selvaggia Orsi lancia un’occhiata d’intesa all’autore Perfetto, questa impennata di aggressività terrà gli ascoltatori inchiodati allo schermo.
«Io sfigato? Come ti permetti, puttanella!»
Il Falco pare riempirsi d’aria, si sollevano i pettorali in un respirone.
Suspense, sta per succedere qualcosa.
La conduttrice ride sotto i baffi mentre segue la scena. Il ragazzo scatta dallo sgabello e si lancia contro Vanessa. La investe con una potente spallata e l’episodio salterà alle cronache della televisione.
Quello che le due telecamere riprendono sarà visto e rivisto ripetutamente. Se si dovessero semplificare le cose, si direbbe che lui le si è buttato contro e lei è caduta sbattendo la testa. Ma sui monitor di televisioni, giornali e tribunali circoleranno sempre le stesse inquadrature in moviola: la spalla di lui, in primo piano, con il suo nome tatuato, Il Falco e, sotto, l’immagine di un volatile ad ali spiegate con un serpente nel becco. La spalla in primo piano. La spalla che si lancia. La spalla che colpisce lei nello sterno. La spalla che si ritrae. La ragazza che casca all’indietro il suo viso stupito, ancora moccoloso per il pianto, la caduta a rallenty. Vanessa stramazzata a terra, gambe aperte e minigonna ascellare che scompare nel capitombolo.
La ragazza pare tramortita, non si alza, mentre arriva un “uhhh!” inquieto dal pubblico.
Selvaggia Orsi si alza, braccia in posa papale, sguardo così serio che spacca il video:
«Fermi, fermi tutti! Dammi la camera!» ordina perentoria al cameraman. Nelle televisioni degli italiani appare il suo primo piano indignato: «Io, come persona e soprattutto come donna, mi dichiaro fermamente contraria a questi episodi di violenza. Chiedo al medico della trasmissione di intervenire subito!»
Mormorio in studio televisivo.
Il Falco assume il broncio mentre il medico si avvicina e cerca di rianimare la ragazza.
Niente.
Selvaggia Orsi ha un’espressione tesa mentre si rivolge al Falco:
«Hai compiuto un gesto terribile. Vergognati.» poi richiede l’attenzione al cameraman, ed eccola di nuovo in primo piano, mentre chiude e riapre gli occhi: «Ora la porteremo dietro le quinte per farla rinvenire. Intanto mandiamo la pubblicità, non lasciateci, mi raccomando.» Schiocca un bacio sul palmo della mano e lo soffia verso la telecamera mentre la sua immagine viene tagliata dalla reclame.
Appena staccano la diretta diversi addetti ai lavori e qualche curioso del pubblico si affollano attorno al corpo di Vanessa. Si sentono voci, “Respira! Respira!”, Il Falco si attacca al cellulare. La presentatrice caccia un urlo per richiamarli all’ordine «Via, sciò! La ragazza è svenuta, ora io e il dottore la portiamo nel mio camerino, gli altri stiano lontani, peggiorano le cose se si ammassano!»
Il dottore obbedisce zelante, prende sotto le ascelle l’ex concorrente del Grande Occhio e la trascina via mentre la Orsi fa cenno al cameraman di seguirli e taccheggia verso i camerini.
Il silenzio è tombale, nella stanza. Vanessa è stesa sul letto, il tecnico riprende il medico mentre spiega alla presentatrice che la caduta ha causato una lesione all’osso del collo.
La Orsi stende la mano verso il cameraman, palmo aperto, altezza mento, la abbassa lentamente, significa: «Spegni la telecamera.», poi spalanca gli occhi al dottore: «Ma è morta?»
Quello continua a tastare il collo della ragazza «Non è morta, il collo non si è spezzato. Ma probabilmente resterà paralizzata.»
«Oddio. Ma se si fosse spezzato il collo?»
Il medico annuisce: «Allora sì, sarebbe stato un bel guaio.»
«Ma siamo sicuri che non se lo sia spezzato?»
«Signora, in medicina non esistono certezze.»
La Regina della domenica ringrazia il dottore e lo invita a uscire per chiamare l’ambulanza. Con un colpo d’occhi indica la porta al cameraman: lui capisce che gli viene ordinato di chiuderla e obbedisce.
La Orsi si dirige verso la ragazza esanime, le accarezza la guancia sussurrando un «Poverina…» e le impugna la testa come se volesse baciarla in fronte. Invece indugia, poi, con uno scatto repentino, sterza la testa all’indietro. Un crack osseo scorta il suo movimento.
Ora sì che il collo si è spezzato. Ora sì che si potrà dare ai telespettatori ingordi una notizia intera, precisa, scioccante.
Lei punta lo sguardo al cameraman: siglano una nuova, tacita alleanza, lui la conosce bene, hanno già stretto patti d’omertà in questi anni. Nessuno parlerà. L’audience salirà. Lei tornerà di là e annuncerà con sguardo contrito la brutta notizia, Il Falco verrà incolpato e il pubblico gongolerà in questo spezzatino morboso di baci, rabbia e morte. Ecco il giusto epilogo. E proprio in virtù della loro complicità, mentre lei si avvia all’uscio per tornare sul palco, il cameraman osa una richiesta:
«Signora Selvaggia… posso…»
Lei si ferma sulla soglia, è in trepidazione, i suoi occhi piccoli e freddi sono già pronti per gli applausi. Lui è un insicuro, ma non resiste a un tale bocconcino, ha gli occhi lascivi e un po’ di bava che prontamente deglutisce:
«…posso approfittarne? L’ho seguita dall’inizio, Vanessa, mi piace…è ancora calda…»
La presentatrice sorride, l’arco che disegna la mano è un invito: «Accomodati.»
In due secondi lui si slaccia i pantaloni e si avventa sulla ragazza senza vita, mentre la Regina della domenica si incammina sculettando e lanciandogli, da lontano, le ultime parole: «Ma fa’ presto, the show must go on!»