I temi della 32esima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino: Solo noi stesse e Anime Arabe
SOLO NOI STESSE
Di un futuro, ma soprattutto di un presente di parità tra uomini e donne, parlerà il ciclo a cura di Loredana Lipperini e Valeria Parrella, sul pensiero e la condizione femminili, che quest’anno offrirà una riflessione particolare sul tema delle Generazioni.
Tra i tanti incontri, quello in collaborazione con InQuiete Festival delle Scrittrici a Roma: l’incontro pubblico Tutto il Regno per te, per interrogarsi su cosa ereditano le nuove generazioni dai femminismi del passato. Ne discuteranno Grazia Gotti, Viola Lo Moro, Francesca Mancini e Lidia Ravera. Di classici parleranno Caterina Bonvicini, Ilaria Bernardini e Antonella Lattanzi con Valeria Parrella, ma al fine di ribaltare la prospettiva canonica, a partire dalla riscrittura delle Heroides di Ovidio.
Annalena Benini, invece, ha raccolto in un’antologia I racconti delle donne (Einaudi), per parlare di amicizia, invidia, amore, smarrimento, sesso, paura, ambizione. A 100 anni dall’assassinio di Rosa Luxemburg, Daria Bignardi ricorderà la rivoluzionaria tedesca, mentre Michela Marzano, a partire da Idda (Einaudi), approfondirà il tema della memoria e dell’identità, ribadendo l’importanza del recupero della propria storia. E ancora Teresa Ciabatti racconterà la sua scrittura e darà ragione delle proprie scelte linguistiche e di stile.
ANIME ARABE
Da Aleppo a Mosul, da Beirut ad Algeri, nella sezione a cura di Paola Caridi e Lucia Sorbera si parlerà molto di città per raccontarle da diverse angolazioni, attraverso le tecnologie di ultima generazione e lo sguardo dell’arte e della cultura, come nell’incontro Anatomia delle città con Zena al Khalil, Suad Amiry, Giovanni Fontana Antonelli, coordinati da Paola Caridi. Le città del Medio Oriente raccontano storie complesse, dalla loro fondazione fino alla spesso tragica attualità. Architetture e arte, politica ed economia, lotte di potere si mescolano nelle strade di luoghi fondamentali per raccontare chi siamo oggi.
Grazie alla Fondazione Merz, la sezione si sposta anche fuori da Lingotto, con Poetry Slam, dj set e concerti in occasione del Salone OFF.
Ma con Basma Abdel Aziz si andrà anche in Nord Africa, in una città senza nome, in cui i cittadini sono costretti a presentare richiesta per ogni cosa. È il romanzo distopico La fila (Nero Editions), capolavoro della weird fiction araba, scritto dall’autrice, psichiatra e attivista per i diritti umani. Atteso anche Kamel Daoud, scrittore algerino premiato al Goncourt con Il caso Meursault (Bompiani), accusato di apostasia dagli imam e di islamofobia dagli intellettuali francesi.
Tra le voci più raffinate della poesia araba del terzo millennio, Najwan Darwish darà corpo a una resistenza in forma di versi che unisce decine di artisti nell’intera regione. Nato a Gerusalemme, il poeta palestinese supera il mito della Città Santa e rende conto della sua complessità contemporanea. Lo scrittore e giornalista algerino Adlène Meddi è uno tra i più noti di thriller politico: con Paola Caridi racconterà il suo ultimo romanzo 1994, vincitore del Premio Transfuge, nella Top 10 dei polizieschi del 2018 di Le Monde.