Il 18° vampiroTitolo: Il 18° Vampiro
Autore: 
Claudio Vergnani
Editore:
 Gargoyle
PP:
548
Euro: 10,90.

 

 

 

 

 

 

“Il 18º vampiro” parla di vampiri, di succhiasangue  che vivono nella bassa pianura padana, tra Modena e Venezia e abitano in ville e in acquedotti dismessi e non disdegnano di servirsi di servizievoli non vampiri come aiutanti.

I cacciatori di vampiri, invece, sono un’accozzaglia di sbandati senza soldi, di perdigiorno, dall’operaio disoccupato all’attore porno, al reduce disadattato; reietti che vengono dalle situazioni e dall’esperienze più disastrate, drogati di anfetamine, mangiatori di merendine e alcolizzati di liquori che si bevono al bar Sport.

Questi sfaticati, che non hanno voglia di lavorare come tutti gli altri, si muovono dapprima con le classiche armi dei cacciatori di vampiri, acuminati paletti bagnati di nascosto nell’acquasantiera, per poi dotarsi anche di mortai, quando scopriranno quello che diventerà lo scopo della loro vita: il 18º vampiro.

Il pregio di quest’opera, che fuoriesce dagli schemi di genere, è, oltre i già succitati protagonisti pieni di problemi personali che li trasforma in caratteri noir degni di David Goodis, di essere ambientata in una pianura padana così realistica che sembra di esserci, con una verosimiglianza assoluta che non ha nulla da invidiare a più blasonati romanzi d’oltreoceano, anzi, li supera, perché, in più, ha il gusto della lingua: una scrittura vivace precisa ricca di sfumature che nei romanzi stranieri tradotti, non succede quasi mai.

In più è il primo romanzo di una trilogia sorprendente di uno scrittore alle sue prime opere.