Con “Il catalogo”, spettacolo tratto da un testo di Jean-Claude Carrière, il Teatro Bresci, dopo i successi di “Malabrenta” e “Arbeit”, porta il pubblico su un altro palcoscenico ricco di magia e atmosfera
Titolo: Il catalogo Autore: J. C. Carrière Regia: Giorgio Sangati Interpreti: Anna Tringali e Giacomo Rossetto, Compagnia Teatro Bresci Siamo a Parigi, nel 1968. La metodica quiete di un giovane single (Giacomo Rossetto), socio di uno studio di consulenza legale e amante della vita notturna e delle belle donne, viene violata dall’arrivo di una misteriosa ragazza (Anna Tringali). La donna capita nel suo appartamento da scapolo per un caso fortuito e, con quello che sembra solo uno sbrigativo equivoco come tanti, scatena presto un frizzante conflitto tra due universi apparentemente agli antipodi, dagli sviluppi imprevedibili. Il quaderno-catalogo delle conquiste femminili, che il giovanotto dalla scarsa memoria aggiorna dopo ogni notte fortunata, è il detonatore di dialoghi brillanti e veloci, abili a graffiare l’anima dei personaggi prendendo spunto dalle piccole e grandi manie, che si vorrebbero superficiali e innocue, presenti nella vita di ciascuno di noi. Anna Tringali e Giacomo Rossetto non sono nuovi ad interpretazioni superbe e destinate a lasciare il segno. I magnifici monologhi scritti per loro da Giorgio Sangati, rispettivamente in “Arbeit” e “Malabrenta”, lo possono testimoniare ad ogni replica. Con “Il catalogo”, la coppia di attori si conferma ad altissimi livelli, dando voce a due personaggi irrequieti e complessi, esposti nei loro punti oscuri e nelle loro false certezze, e allo stesso tempo teneramente tesi alla ricerca di quella felicità fragile che da sempre gli uomini tendono a lasciarsi sfuggire tra le mani. Se gli interpreti non sbagliano una virgola, muovendosi sicuri da fuoriclasse della recitazione quali sono, il merito va anche alla regia, intelligente e garbata, di Sangati che, anche nella scelta della colonna sonora, dona tonalità calde alla ruvida solitudine dei protagonisti, incapaci di comunicare realmente tra loro finché, forse, non sarà troppo tardi.
“Il catalogo” è commedia brillante, ma anche riflessione amara sugli errori del vivere, e sull’incapacità di creare ponti solidi verso gli occasionali compagni di viaggio che la vita comunque si ostina a regalarci lungo il percorso. La compagnia Teatro Bresci firma un’altra gemma in un curriculum di qualità, ribadendo un modo di fare teatro che riempie le sale di spettatori entusiasti e, soprattutto, ne accarezza la mente e il cuore con i riflessi più belli del lato migliore dell’arte.