Il fascino dell’imprevisto, la recensione di Maila Cavaliere dello spettacolo teatrale diretto da Giuseppe Convertini che racconta Federico Fellini.

Il fascino dell'imprevisto

“Ho sempre sognato, da grande, di fare l’aggettivo”. Così si espresse Federico Fellini quando gli americani coniarono appositamente per lui l’appellativo “felliniano”.

Un marchio inconfondibile e inimitabile a cui il regista Giuseppe Convertini dedica la sua nuova opera teatrale.

La coscienza del regista e il suo limite, lo sguardo onirico e il set che dirige, la direzione che prende e l’attrazione per l’ineffabile e le sfumature: sono alcuni tra i tanti spunti su cui il focus del palcoscenico si concentra magnificamente.

La narrazione teatrale del nuovo lavoro di Giuseppe Convertini, Il fascino dell’imprevisto, è infatti decisamente felliniana. In quest’opera, l’artista carovignese, trapiantato a Roma ma sempre sensibile al richiamo della sua terra, ricrea quell’atmosfera surreale, onirica, a volte grottesca e iperbolica che rimanda al Maestro di Rimini.

E qui, con una maestria narrativa diffusa e onirica, Convertini celebra il genio di Federico Fellini. La ricerca musicale, il gioco di luci e ombre, paradigma della nostra doppiezza intesa come complessità, restano tuttavia prive dell’ansia moderna di dare alla propria opera un’aura superficiale di avanguardia né pura officiatura del Maestro.

La celebrazione e il racconto di un genio

Il Federico Fellini di Convertini, ricordato attraverso quattro opere significative, La strada, Le notti di Cabiria, La dolce vita8½, possiede invece un’ anima colma di grazia teatrale e di  contenuto tanto imprevisto quanto perfettamente riuscito.

Convertini merita platee ricche, capace com’è  di lasciare al pubblico il retrogusto nostalgico della felicità.

“Il carisma del comando” il regista pugliese ce l’ha sul testo, sugli attori e sul metodo.

Nella cornice del Castello Dentice di Frasso di Carovigno è andata in scena una poetica del genere umano. Nonostante il covid e il plexiglas Il fascino dell’imprevisto racconta le caricature, le solitudini e il circo della nostra vita.