Il profumo di Emma è il romanzo d’esordio di Thomas Tono: horror, splatter e noir si mescolano su un’isola sperduta nel Mediterraneo

Il profumo di Emma

Cover della nuova edizione per LA Case books

Titolo: Il profumo di Emma
Autore: Thomas Tono
Editore: Editrice Zona (cartaceo); LA CASE Books (ebook)
PP: 148
Prezzo: euro 17,00 cartaceo, euro 2.99 ebook

Il profumo di Emma è un calderone bollente da cui spuntano teste decapitate, un’innocente postina in fuga da se stessa, un maresciallo capo che vorrebbe scappare lontano, una vecchia strega lussuriosa, pazzi con teste di caprone che si divertono a decapitare le persone e un’isola malefica che non scorderete tanto facilmente.

Thomas Tono approda in libreria con un romanzo che mescola molti generi e che non è sicuramente facile inquadrare, ma che cattura il lettore fin dalle prime pagine.

In una non meglio precisata isola del Mediterraneo tra Italia e Africa (e qui mi sento di tirarti un po’ le orecchie Thomas: avrei preferito il legame con un territorio preciso!) qualcuno pensa bene di andarsene in giro a far sparire (e a massacrare) la gente. Un bel casino per il povero Maresciallo Capo Bertone, uno che chiede davvero poco alla vita: in fondo a lui basterebbe essere lasciato in pace, magari lontano da quella maledetta isola.

Fa subito simpatia questo veneto trapiantato in un territorio che non digerisce, in mezzo a gente che non riesce ad accettare e alle prese con un caso di quelli che scottano.

L’autore ce lo presenta con un aggettivo che la dice lunga: imbolsito. Nessun rispetto per quello che dovrebbe essere il nostro eroe: ma non ci sono eroi in questa storia, ci sono solo poveri cristi come noi alle prese con i cazzi di tutti i giorni e che, come se non bastasse, devono anche fare i conti con un pazzo che si lascia alla spalle una scia di sangue denso e fumante.

Dopo aver letto Il profumo di Emma ti restano in mente i colori che escono dalle pagine: rosso, giallo… poi arancione e ancora rosso fuoco… dalle pagine trasuda un’atmosfera ricca di tinte pastello, calde ed intense. E poi i profumi: il profumo di Emma, appunto, ma anche il profumo di un’isola è uno stato mentale più che un lugo fisico, un’isola che pagina dopo pagina si afferma come la vera protagonista del romanzo.

Questo libro, che è (anche) un horror acido e splatter, va letto, se non altro per gustarsi alla grande il suo finale perfidamente malefico.