Il ritorno del marinero, la recensione di Federica Belleri del nuovo romanzo di Emilio Martini.

Il ritorno del marineroTitolo: Il ritorno del marinero
Autore: Emilio Martini
Editore: Corbaccio
PP: 258

Torna il commissario Berté con un’altra indagine difficile e dolorosa.

Dalla Liguria gli propongono un trasferimento a Milano alla direzione degli Omicidi. Come dirlo a Marzia, la sua compagna? Come allontanarsi dalla squadra alla quale si è affezionato in questi ultimi due anni?

Qualsiasi interrogativo viene lasciato in sospeso a causa di un omicidio, avvenuto al porto. Un uomo andato per mare anni prima, viene ritrovato cadavere nella sua barca. Era conosciuto come il Marinero. Uno spirito libero, mai legato alle regole.
Berté indaga, la sua vita privata si mescola agli interrogatori dei possibili sospettati. Il suo quotidiano soffre, ma lui deve procedere. Non sempre riesce a mantenere la calma, del resto il suo carattere irascibile è ben noto …

Scavando nel passato della vittima Berté viene messo a confronto con liti familiari feroci, con l’astio e l’acidità di chi ha accumulato troppo rancore. Come uscirne? Chi era davvero Sebastiano, il Marinero?

Un uomo fragile, forse. Che si invaghiva e si appassionava, ma non era in grado di amare davvero. Un ragazzo, all’epoca, che desiderava solo sfuggire alle proprie responsabilità. Qualcuno che usava le donne. O era vero il contrario?

Tra bugie e omissis, accuse infondate o ritirate, amori e passioni ossessive, il commissario Berté si ritrova a fare da arbitro, da ago della bilancia. Complicato per lui scuotersi da un caso di egocentrismo e di paura irragionevole.

Lettura davvero interessante, è un buon giallo che consiglio.