Il traditore di Marco Bellocchio infiamma Cannes: ovazione del pubblico in sala per il film che racconta la storia di Tommaso Buscetta.

Acclamato con tredici minuti di applausi ieri alla prima assoluta a #Cannes72, Il Traditore, il film sul boss pentito di mafia Tommaso Buscetta, firmato da Marco Bellocchio, da ieri (23 maggio) in 350 sale in Italia con 01 Distribution, pone buone basi per un bis al Festival del Cinema, visto che una Palma d’oro come miglior interpretazione potrebbe essere assai appetibile per il suo protagonista: Pierfrancesco Favino.

L’attore con grande capacità mimetica si trasforma nel boss carismatico, vanitoso, che ama godersi la vita: Buscetta. E per la prima volta Bellocchio si ritrova a filmare una sparatoria: siamo all’inizio degli anni ’80 in un periodo molto particolare alla mafia “storica” si oppongono i corleonesi di Totò Riina, e il boss decide di parlare a Giovanni Falcone, e poi al maxi processo a Palermo.

Rischia, non vuole finire ammazzato nella guerra fra mafie, ma tenta di difendere la sua famiglia, i suoi figli, il traditore. Per qualcuno sì, per altri una sorta di conservatore di antichi “valori mafiosi”.

Le vicende del criminale Tommaso Buscetta, primo pentito di mafia, che consentì ai giudici Falcone e Borsellino di comprendere l’organizzazione di Cosa Nostra e di portarne i capi in tribunale sono sullo schermo e a Cannes hanno segnato un punto importante nella corsa al Palmares.