Inshallah a Boy, la recensione di Giacomo Brunoro del film d’esordio del regista giordano Amjad Al Rasheed presentato al Festival di Cannes 2023.

Inshallah a Boy è il film d’esordio del regista giordano Amjad Al Rasheed. Presentato al Festival di Cannes all’interno della Semaine de la Critique, il film di Al Rasheed ha una forza di significato impressionante.

La storia è quella di una donna che, rimasta improvvisamente vedova, deve confrontarsi con la violenza arrogante di una società in cui le donne appartengono (letteralmente!) agli uomini: mariti, padri, fratelli, cognati…

Un grido di denuncia

Nawal, interpretata magistralmente dall’attrice palestinese Mouna Hawa, si ritrova ingabbiata dentro a un mondo in cui a decidere il tuo destino è il tribunale religioso, in cui le leggi sono quelle Corano e in cui tu come donna devi lottare con le unghie e con i denti per difendere quello che è tuo. Un mondo in cui se sei donna hai più o meno gli stessi diritti di un’autovettura.

Quella di Nawal non è soltanto una lotta per la sopravvivenza e per difendere la sua famiglia, ma è anche una lotta contro una cultura e dei principi che lei sente comunque suoi, contro i quali fatica a ribellarsi e che sono sedimentati a fondo dentro di lei.

Al Rasheed con questo film potentissimo lancia è un grido di denuncia urlato sottovoce, e lo fa con una forza tale da lasciare senza parole e con le lacrime agli occhi gli spettatori.

Nawal, una donna gigantesca

Girato con una leggerezza e un tatto incredibili, Inshallah a Boy è un film che ti toglie il respiro e che costruisce un’atmosfera soffocante per chiunque sia vissuto in Occidente dopo la Rivoluzione Francese.

Allo stesso tempo Inshallah a Boy è un film di speranza, un film che porta sullo schermo una straordinaria eroina e tutte le contraddizioni di una società arcaica in cui essere una donna libera è quasi impensabile.

Il film è stato accolto in sala da un’ovazione durata a lungo, con tutto il cast e il regista praticamente in lacrime. Al Rasheed peraltro aveva raccontato prima della proiezione come questa storia fosse molto personale e delle enormi difficoltà incontrate nella lunga lavorazione del film.

Inshallah a Boy è un film da vedere e da far vedere. Difficilmente sarà distribuito in sala ma sicuramente lo troverete in piattaforma nei prossimi mesi. Guardatelo e anche voi, come me, farete il tifo per Nawal.