James S.A. Corey, ovvero Daniel Abraham e Ty Franck, hanno incontrato la stampa a Lucca Comics & Games per presentare l’ultimo volume di The Expanse.
James S. A. Corey è lo pseudonimo utilizzato da Daniel Abraham e Ty Franck per firmare The Expanse, la serie di romanzi di fantascienza da cui è stata tratta l’omonima serie tv distribuita da Amazon Prime Video.
Insieme a loro anche Sergio Fanucci che pubblica in Italia tutti i romanzi della serie.
Stampa italiana, dove sei? Un po’ di polemica
Devo dire che dispiace vedere due autori del genere snobbati dai giornalisti italiani: in conferenza stampa infatti la sala era mezza vuota e, soprattutto, mancavano tanti giornalisti di quelle testate che credono di essere ancora influenti.
Un brutto segnale a mio avviso, dato che non capita tutti i giorni di avere di fronte due autori di questo livello, autori che peraltro si sono dimostrati davvero alla mano e molto disponibili, come del resto accade spesso con gli americani.
Trovo sempre incomprensibile come certa stampa dia spazio infinito a notizie che non lo sono, o magari ai soliti amici degli amici, magari protagonisti di opere o prodotti invisibili e che nessuno compra, legge o guarda (il che dovrebbe far riflettere anche sul ruolo sempre più marginale di questa stampa), mentre poi si snobbano occasioni del genere.
Puzza sotto il naso? Miopia? Incapacità di comprendere il reale? Chiusura dentro una bolla in cui esistono solo gli intelligentissimi e i loro simili? Non è dato saperlo né, alla fin fine, ci interessa più di tanto.
La golden age della multimedialità
Abraham e Frank sono l’esempio perfetto di una nuova generazione di autori che nasce già multimediale: iniziano a sviluppare la loro storia giocando, ne tirano fuori una serie di romanzi di successo finché arriva anche la serie Tv. Boom!
E proprio sul rapporto tra i vari media e sul ruolo dell’autore contemporaneo si sono incentrate la maggior parte delle domande.
Ty Franck:
Sono convinto che, quando si scrive, sia importante concentrarsi su quel media: tu devi fare un buon romanzo e pensare solo a quello. Se invece ti metti a scrivere perché speri che poi qualcuno ci faccia una serie tv allora stai sbagliando, anche se poi è fondamentale ragionare in un’ottica multimediale. La serie tv, i fumetti, le action figures e tutto il resto devono essere un’evoluzione naturale del tuo lavoro non l’obiettivo, altrimenti rischi di finire fuori strada.
Daniel Abraham:
Noi siamo molto fortunati perché, per quanto riguarda la serie tv, abbiamo sempre avuto molto controllo sul prodotto finale. Ma siamo perfettamente consapevoli che la nostra è un’eccezione perché con le serie tv funziona un po’ come con i figli: una volta che sono andati al college sono andati, non li controlli più. Ma è giusto così.
Ty Franck
Come ha detto Daniel noi siamo l’eccezione nel mondo delle serie tv tratte da romanzi: fin da subito abbiamo parlato direttamente con Mark Fergus, lo showrunner della serie. Questo ci ha permesso di avere un controllo sul prodotto finale impensabile per molti altri autori che vedono i loro lavori trasformarsi in serie tv o film. Abbiamo avuto la possibilità di approvare o negare ogni scelta, ogni modifica rispetto ai romanzi. Siamo stati molto fortunati, non c’è che dire.
Interessante anche l’approccio alla fantascienza: gli autori hanno sottolineato come i punti di riferimento al loro lavoro siano i grandi classici, come Alien di Ridley Scott ad esempio, ma hanno comunque ricordato come la fantascienza sia un genere che da sempre racconta la contemporaneità:
Ty Franck:
Tutte le opere di fantascienza, comprese le nostre, raccontano l’oggi. Noi siamo cresciuti leggendo la fantascienza degli anni ’70 e ’80 che ci è stata di enorme ispirazione. Ma anche quei romanzi raccontavano la loro contemporaneità. Perché gli uomini ripetono sempre gli stessi errori e, quindi, la fantascienza è soltanto un modo per mostrare la nostra realtà. Con il prossimo volume concluderemo la saga di The Expanse e poi inizieremo a sviluppare un nuovo progetto, sempre legato alla fantascienza. Abbiamo firmato un contratto per tre nuovi romanzi ma per il momento non possiamo dire di più.
Il punto di vista dell’editore
Anche Sergio Fanucci è intervenuto, spiegando la soddisfazione per il ruolo giocato dalla sua casa editrice nel mondo del fantastico:
Nel 2020 la nostra casa editrice compie 30 anni, 30 anni dedicati alla fantascienza e al fantasy. Proprio per questo Lucca Comics & Games per noi diventa ogni anno più importante e stiamo preparando un bel po’ di novità per l’anno prossimo. Abbiamo iniziato ad aprire anche alla fantascienza italiana, noi che tradizionalmente siamo sempre stati molto legati al mondo anglosassone, e continuiamo l’attività di scouting che è fondamentale nel nostro settore.
Per quanto riguarda The Expanse c’è poco da dire: una serie di romanzi di altissima qualità che sta vendendo moltissimo e su cui stiamo investendo molto. Del resto lo abbiamo già visto con tanti altri titoli del nostro catalogo: quando una un romanzo si trasforma in una serie e si stratifica, aumentando la sua complessità e la sua qualità, le vendite aumentano sempre.