Jeanne Du Barry – La favorita del re, la recensione di Giacomo Brunoro del film di Maïwenn con Johnny Depp presentato a Cannes.

Jeanne Du Barry, il nuovo film di Maiwenn presentato fuori concorso al Festival di Cannes 2023, non è un film perfetto ma è un film bellissimo.

Sui giudizi di molti critici intelligentissimi che ho letto in questi giorni pesano gli inevitabili paragoni con Barry Lyndon di Stanley Kubrick, uno tra i 5 film più belli della storia del cinema. Paragoni legittimi dato che la storia di Jeanne du Barry può essere vista come quella di un Barry Lyndon donna, ma anche perché la stessa Maiwenn ha citato (e omaggiato) in diverse scene il capolavoro di Kubrick.

Una messa in scena s0ntuosa

Maiwenn, che qui ritroviamo come regista, co-sceneggiatrice e attrice, ha spiazzato la critica che probabilmente si aspettava un film scandaloso anche per la presenza di Johnny Deppe, attore in black list praticamente ovunque (ma non in Francia, si sa che i francesi adorano le pecore nere). Niente di tutto questo, anzi, il film è sempre misurato, pulito, ordinato. 

Gran parte di Jeanne du Barry è girata dentro alla Reggia di Versailles, particolare che senza dubbio permette alla pellicola di fare un salto di qualità in termini di impatto visivo.

Johnny Depp, un attore straordinario

Le interpretazioni del cast poi sono straordinarie, su tutti un meraviglioso Johnny Depp che è protagonista di una prova attoriale superba: pochissime battute (tutte rigorosamente in francese), ma una serie di espressioni, sguardi e posizioni che emozionano e che trasformano il corpo dell’attore americano in puro storytelling.

Notevoli anche le spregevoli figlie di Luigi XV che sembrano le classiche sorellastre di un film Disney (potrebbe essere la versione live action di Anastasia e Genoveffa)

Attenzione però, Jeanne Du Barry è un film che va visto al cinema (uscirà in Italia distribuito da Notorious Pictures) per poter godere di tutto il fascino di una grande narrazione per immagini coinvolgente ed emozionante.