John Travolta mattatore a Cannes veste outfit dello stilista veneto Matteo Perin

E’ arrivato a Cannes il 15 maggio incendiando il pubblico che gli è sempre molto affezionato, e sulla Croisette ha preso la scena. Direttamente pilotando il suo jet privato, come noto è pure un provetto pilota, John Travolta, insieme a tutta la famiglia, è planato su Cannes per una serie di occasione, partendo dalla presentazione speciale e fuori concorso di Gotti, diretto da Kevin Connolly, in cui è il boss mafioso di New York della Little Italy anni ‘70 e ‘80 (morto in prigione di cancro a 61 anni nel 2002). Ma è a Cannes anche per il 40esimo anniversario di Grease, il musical con Olivia Newton-John, che al Festival torna in versione restaurata.

E, ancora, mercoledì pomeriggio, il 16, è stato uno dei quattro (gli altri Ryan Coogler, Christopher Nolan, e grande attesa per Gary Oldman che è arrivato oggi, venerdì 18) super ospiti cui Cannes ha dedicato una speciale masterclass, un rendez-vous. Premiato da Variety come “Icon Award”, nel corso del mega party all’Hotel du Cap, ha ballato sulle note dell’hit Just a Lil Bit del rapper 50 Cents. Il video, postato dal rapper e’ diventato subito virale.

A Cannes e sulla Croisette con tutta la famiglia (la moglie Kelly Preston anche lei nel film, come la signora Gotti) e i due figli Ella, 18 anni, e Ben, 7 anni, arrivato sul suo jet che pilota, Travolta, elegante, impeccabile, indossa completi di sartoria italiana, anzi veneta, visto che sono creazioni dello stilista veronese Matteo Perin: “per me è stata una bella sfida, oltre che una grande soddisfazione. John mi ha chiesto specificatamente di studiare qualcosa che gli permettesse di entrare perfettamente nel personaggio, dato che Gotti amava vestire capi sartoriali ed essere sempre impeccabile. Alcuni li potete vedere nel film, mentre altri sono stati studiati ad hoc per la riviera francese. Il rapporto con l’attore è nato da un passaparola, un mio cliente gli ha mostrato un mio capo che gli è piaciuto molto, mi ha chiesto di fargli vedere qualcosa, e ora da quattro anni lo vesto, anche per il tempo libero – in passato Travolta ha vestito Armani e Brioni – il fatto che continui a scegliere le mie creazioni è un vero onore. John è una persona disposta a provare cose che magari all’inizio sono lontane dalle sue preferenze, per lui l’essenziale è garantirgli la qualità, un prodotto Made in Italy al cento per cento, fatto artigianalmente che fuori dall’Italia e neanche i grandi brand possono dargli. La differenza si fa nei dettagli, anche interni alle giacche, e nella costruzione del capo. Per gli abiti del film abbiamo dovuto seguire un certo stile, lo stile della persona che e’ realmente esistita, lavorando con look e tessuti degli anni ’60-’70-’80. Con il tempo tra di noi si è creato un rapporto di vera amicizia e mi fa una certa impressione poter chiamare amico una star del cinema del suo calibro!”.

Perin, che realizza capi di lusso su misura per star, imprenditori, figure influenti del panorama internazionale, è nato a Lugagnano di Sona, in provincia di Verona, ed ha iniziato giovanissimo ispirandosi agli insegnamenti del bisnonno, nato a fine ‘800, e dell’impeccabile nonna. “Casa mia resta al cento per cento lì, ho due figlie, e anche se per lavoro mi sposto molto, anche tanti degli artigiani con cui collaboro sono veneti, di Vicenza, Padova, Venezia, per me e’ importante la loro esperienza, sono molto legato al territorio, come si vede dal mio prossimo: articoli di pelle trattati con l’Amarone, alcuni sono già pronti, su altri stiamo lavorando ai dettagli di finissage”.

Insomma un mito come John Travolta, il Vincent Vega di quel Pulp Fiction di Tarantino, che nel 1994 vinse proprio la Palma d’oro come miglior film, e fece ottenere all’attore di origine italiana la sua seconda candidatura all’Oscar, a Cannes71 è un po’ in salsa veneta.