I Kill Giants è un capolavoro. Un racconto sulla propria forza di volontà, sul riuscire a convivere con le proprie paure e ad affrontarle
Titolo: I Kill Giants
Autore: Joe Kelly (testi) e Jm Ken Niimura (disegni)
Editore: Bao Publishing
PP: 200
Prezzo: euro 15.00
“Siamo più forti di quanto pensiamo”.
Con queste sei semplici parole si conclude I Kill Giants. Sei semplici parole che racchiudono e riassumono al meglio il contenuto di 200 pagine dense di emozioni, che permettono ai lettori di tornare indietro, di abbandonare per un attimo i patemi della vita quotidiana e immergersi in un mondo fantastico, abbandonato anni e anni fa alle soglie dell’adolescenza.
A prima vista, Barbara Thorson è una ragazzina come tutte le altre della sua età: frequenta la quinta elementare e ama i giochi di ruolo e il fantasy. Eppure, Barbara ha pochi amici e nasconde, sotto un carattere poco socievole, un segreto ed una grande paura.
Il suo segreto? Lei uccide giganti. La sua più grande paura? Il primo piano di casa sua, dove si nasconde una terribile realtà.
I Kill Giants, ha ai testi uno tra gli autori più di spicco della scena fumettistica americana, quel Joe Kelly che ha realizzato storie sia per la Marvel che per la DC: da Deadpool agli X-Men, da Spider-Man a Daredevil, dalla JLA a Superman (si consideri che Action Comics numero 775 è da molti considerato la miglior storia di Superman mai scritta).
Alle matite troviamo Jm Ken Niimura, alla prima opera di lungo respirto, dopo una lunga gavetta con web comic e storie brevi.
La convergenza di queste due esperienze artistiche da vita a I Kill Giants. Opera di passaggio, a metà strada tra il racconto fantasy e il racconto di formazione, portatrice di un unico messaggio, nascosto dietro l’apparente intreccio fantastico, rappresentato dal momento dell’abbandono dell’età infantile e il passaggio all’adolescenza, piena di paure e insicurezze.
Il segreto di Barbara, la sua missione, uccidere giganti, si innesta con le sue paure, anzi con la sua paura più grande. L’affrontare i giganti è un modo per affrontare le proprie paure, annientarli significa superare il proprio terrore per ciò che la realtà gli (e ci) presenta.
Barbara, sotto certi aspetti, rappresenta il risultato di un sistema sociale costruito sulla base di un rifiuto nei confronti della diversità. La protagonista ha difficoltà a rapportarsi con gli altri, convinta che coloro che gli si avvicinano un giorno o l’altro la abbandoneranno una volta scoperta la sua vera natura.
Joe Kelly riesce a costruire una storia emotivamente forte, caratterizzata da personaggi che rimangono impressi nella mente dei lettori.
Mettendo in scena un racconto di formazione, mascherato da una storia dalle tinte fantastiche, I Kill giants si presenta come un’opera che non perde mai il proprio ritmo grazie a continui colpi di scena. Forse, una delle scelte più azzeccate risiede nella indeterminatezza della realtà. Ovvero: tutto ciò che stiamo leggendo è reale o solo opera della ricca immaginazione di Barbara? Poco importa.
I giganti sono solo una metafora (mai così chiara ed esplicita), dei giganti problemi e paure che abbiamo affrontato (e continuiamo ad affrontare) nella nostra vita.
Ottime sono anche le tavole realizzate da Niimura, a metà strada tra il tratto orientale e quello occidentale, che sgorgano dinamismo (nelle scene di lotta tra Barbara e i giganti) ed emotività (nella rappresentazione dei personaggi).
I Kill Giants è un capolavoro che consiglio a tutti di leggere e rileggere, è un racconto sulla propria forza di volontà, sul riuscire a convivere con le proprie paure e ad affrontarle.
Come detto a inizio articolo “Siamo più forti di quanto pensiamo”. Questo vale per Barbara, ma vale anche per tutti i lettori, che quotidianamente affrontano i propri giganti.
In fondo, ognuno di noi è custode di un martello Coveleski, il distruttore di giganti. Bisogna solo saperlo utilizzare.