King Suckerman non è solo un grande noir ma un atto d’amore di George P. Pelecanos nei confronti della cultura black degli anni ‘70
Titolo: King Suckerman
Autore: George P. Pelecanos
Editore: Shake
PP: 251
Prezzo: 14.00 euro cartaceo
Se amate i baffi a manubrio e i basettoni, i pantaloni a zampa d’elefante e le Converse, Curtis Mayfield e Pam Grier, dovete avere questo libro.
Non è solo un grande noir ma un atto d’amore di George P. Pelecanos nei confronti della cultura black degli anni ‘70, una pulp-story ambientata tra i quartieri poveri di Washington DC, piena di musica, colori e suggestioni dell’epoca.
Estate del 1976. Mentre la capitale si prepara a festeggiare il bicentanerio, nelle sale esce King Suckerman, il film sul magnaccia più duro mai visto al cinema, di cui parlano tutti.
Attorno a questo evento, filo conduttore di un racconto corale, si sviluppa la storia principale, basata su un regolamento di conti. Da una parte troviamo due amici fraterni, il veterano Marcus Clay, titolare di un negozio di dischi, e il piccolo spacciatore Dimitri Karras; dall’altra una banda di “natural born killers” capitanata dall’ex galeotto Wilton Cooper e il suo amante, Bobby Roy Clagget.
L’incontro casuale tra i due gruppi innescherà una spirale di violenza costringendo Dimitri e Clay a compiere una scelta determinante.
Intorno a questa “sfida all’O.K. Corral in salsa funky” c’è spazio per tanti personaggi minori, definiti alla perfezione dalla penna affilata dell’autore di origine greca. Caratteri diversi che concorrono a tratteggiare un grande affresco sull’America in chiave blaxploitation.
Il romanzo appare infatti come un omaggio al genere cinematografico che ebbe un periodo d’oro durante gli anni ’70, caratterizzato da una produzione quasi interamente black, dal regista ai protagonisti, fino alla colonna sonora, e conserva ancora tanti estimatori a partire da Quentin Tarantino (vedi Jackie Brown).
Come dicevamo, il cinema segna profondamente le pagine di questo libro. Lo stesso vale per la musica. Soprattutto funk e soul. Il falsetto zuccheroso di Curtis Mayfield o il timbro avvolgente di Bobby Womack fuoriescono dalle autoradio, dai registratori portatili utilizzati dai breaker per strada, dai negozi di musica e dalla tv.
E spesso gruppi o brani musicali diventano oggetto di discussioni anche surreali tra personaggi che amano generi differenti.
Insomma, un libro da leggere e “ascoltare”, che ti lascia la voglia di approfondire i tanti riferimenti cinematografici e musicali disseminati tra le pagine.
“In these streets city, everywhere
you got to be careful
Where you move your feet and how you part your hair (…)”
“Back to the world” (Curtis Mayfield)
Una nota a margine per l’autore. Oltre ad aver scritto 18 romanzi e ottenuto numerosi premi letterari, George P. Pelecanos ha scritto una serie storica come The wire, prodotto i primi tre film dei fratelli Coen e distribuito in America The Killer di John Woo.
Amicizia, vendetta e redenzione si fondono in un romanzo entusiasmante, crudo e a tratti ironico, uno spaccato dell’America di quegli anni. Da leggere assolutamente.