La banda degli amanti di Massimo Carlotto, la recensione di Federica Belleri per Sugarpulp MAGAZINE.
Titolo: La banda degli amanti
Autore: Massimo Carlotto
Editore: Edizioni e/o
PP: 208
Prezzo: 15 euro
Massimo Carlotto ritorna con l’Alligatore, Marco Buratti e con Giorgio Pellegrini. Due personaggi forti, in un testa a testa pericoloso.
Le occhiaie scure e la barba incolta di Marco sono preoccupanti. Il leggero tremolio della sua mano è abbastanza evidente. Senza licenza come sempre, è a Cagliari, nel tentativo di ritrovare se stesso e di dimenticare la faida tra bande criminali serbe, che lo ha lasciato svuotato.
Una benestante donna svizzera lo contatta, ha bisogno di aiuto, solo da lui. È stata l’amante di un uomo scomparso nel nulla, circa un anno prima. Uomo che ha condiviso con lei un amore unico e segreto.
Una telefonata anonima, una richiesta di riscatto mai soddisfatta poi, il silenzio. Lei è Oriana, lui Guido. Perché rivolgersi a Marco? Cosa può fare l’Alligatore per questa donna? Cosa può fare per sé?
Oriana racconta a Buratti la sua storia, che prende la forma di un pugno sotto lo sterno, veloce e preciso. Non si dimentica. Nella disillusione di trovare ancora in vita il pover’uomo, i dubbi di Oriana si insinuano in quelli di Marco….le idee iniziano a prendere una debole forma e osservare diventa un obbligo.
Per procedere però, servono elementi concreti. L’Alligatore torna a Padova, dall’ispettore Campagna, cominciando dal principio…
I due uomini non si piacciono ma devono imparare a fidarsi l’uno dell’altro. La soluzione è piuttosto lontana…
Buratti lavora ai fianchi, gira attorno alle informazioni avute. Non tarda la scoperta di un’organizzazione perfetta, di braccia che uccidono e di una mente perversa disposta a tutto pur di vincere. Un cervello malato, criminale e inarrestabile.
Si rende conto di essere “scomodo” e di avere a che fare con qualcuno privo di scrupoli. I ricatti e i compromessi diventano abitudine. Le donne si innamorano e sono incapaci di reagire. Gli uomini sono sprezzanti e calcolatori. La debolezza si trasforma in arma a doppio taglio.
L’amministrazione pubblica non ha polso. Si gioca con il fuoco, imparando a convivere con il dolore. Si sgretola il muro eretto fra legalità e illegalità; si sposta il fulcro, come accade per il gioco del tiro alla fune. Si mantengono i piedi ben saldi a terra, altrimenti si rischia di morire…o di sopravvivere.
La banda degli amanti, la storia di Oriana e Guido; l’inchiesta che ha portato alla luce un modo si spiare e di controllare davvero crudele ma efficace.
Ottima lettura.