LA COSPIRAZIONE DEI CENCI, la recensione di Danilo Villani del romanzo storico di Simona Teodori pubblicato da Newton Compton Editori.
- Titolo: LA COSPIRAZIONE DEI CENCI
- Autrice: Simona Teodori
- Editore: Newton Compton Editori
- PP: 288
Certe esperienze, taluni accadimenti che avvengono in età infantile o durante la pubertà, sono inevitabilmente destinati a lasciare segno indelebile per il prosieguo della vita di un individuo. Anzi, in taluni casi, ricorrono anche in età matura quasi a ricordare, a confermare una sorta di impegno, di promessa da mantenere.
Stando a quanto dichiarato da Simona Teodori, autrice de LA COSPIRAZIONE DEI CENCI quello di redigere un romanzo dedicato a uno dei fatti più oscuri e truci della Roma papalina, è stato più di un impegno, più di una promessa, è stato come onorare un debito d’onore.
Bambina, l’autrice era adusa a trascorrere le vacanze estive in quel di Petrella Salto, rimanendo affascinata dalla storia legata alla Rocca di Petrella ove venne consumato l’assassinio di Francesco Cenci, padre di Beatrice. Per un principio quasi osmotico, la scrittrice fece dalla nobildonna romana un figura di riferimento: una donna colta, emancipata, una figura proiettata anni ed anni avanti rispetto al suo tempo.
La trama, anzi la cronaca, può essere tranquillamente reperita su una buona voce enciclopedica quindi focalizzeremo la nostra attenzione su dei punti che accendono il vivo interesse del lettore quali:
- La struttura del romanzo. In gran parte narrato in prima persona attraverso lettere e messaggi quindi in forma epistolare.
- L’accuratezza dei linguaggio e delle espressioni (siamo alla fine del XVI secolo) che presumono un impegnativo lavoro di ricerca.
- Le “scenografie” quali ambienti, abbigliamento e dettagli che offrono al lettore una comfort-zone quasi filmica, anche queste risultanti da intenso approfondimento.
- La scrittura lineare e pulita ma al contempo fastidiosa e capace di creare disagio; stiamo leggendo di un padre più che padrone, di un vessatore, di un depravato e delle sue malefatte nonché della conseguente sofferenza subita dal suo prossimo.
- I molteplici riferimenti storici: da Michelangelo Merisi a Giordano Bruno nonché Clemente VIII papa sotto al quale il potere temporale raggiunse il suo punto più basso.
Un romanzo sì storico ma che in più di un occasione si rivela come thriller vista la capacità dell’autrice di creare atmosfere e situazioni degne di tale genere. Vivamente consigliato.
Ndr
Tempo fa, in occasione della recensione sull’antologia GIOCHI DI COPPIA scrissi sulla pruderie degli scrittori inerente a situazioni erotiche. Non è il caso di questo romanzo. L’autrice di descrive due “situazioni” senza risparmiarci nulla. Chapeau, donna Simona!