La felicità esiste è una storia di ricerca di redenzione e insieme di dannazione, vissute come vano surrogato della felicità

La felicità esiste
Titolo: La felicità esiste
Autore: Paolo Zardi
Editore: Alet (Iconoclasti)
PP: 288
Prezzo: 10,00

Marco Baganis è il classico uomo di successo: è sposato, ha un figlio che lo ama e può contare sia su una buona posizione sociale che su un’altrettanto buona carriera professionale.

Ma dietro questa apparente calma pseudo borghese, le sue giornate non sono scandite dagli impegni e dagli affetti familiari, bensì da una particolare passione per le donne e il tradimento che ad un certo punto della sua vita prende il sopravvento in maniera irrefrenabile, trasformandosi in una pulsione sessuale così prorompente da annullare tutto il resto.

La felicità esiste è una storia di ricerca di redenzione e insieme di dannazione, vissute come vano surrogato della felicità che si trasforma lentamente in un languido tentativo del protagonista di recuperare un io ormai fosco e perduto.

I rapporti extraconiugali diventano per Baganis non un semplice e piacevole passatempo, quanto piuttosto il motivo stesso di una vacua esistenza e di una grigia, metodica quotidianità.

Per Baganis l’idea e l’autocompiacimento di risultare ancora attraente agli occhi di donne stanche trascurate e infelici si trasfigura carnalmente in una sua vera e propria necessità esistenziale fino a quando si trova di fronte a Sveva, la ex professoressa di suo figlio. Da quel momento qualcosa cambia per davvero e le sue ossessioni mutano in qualcosa di diverso e inatteso.

Dopo Antropometria, una raccolta di racconti pubblicata da Neo Edizioni nel 2010, Paolo Zardi dimostra di possedere un talento letterario che lo pone di diritto fra i più interessanti autori emergenti italiani.

Forse in certi punti vi è un eccesso di sequenze riflessive, ma nella sua interezza La felicità esiste è un romanzo di ottima fattura. Di rara incisività e credibilità il personaggio di Baganis: autentico e insieme odioso.

E alla fine sono certo che anche voi vi chiederete: la felicità esiste?