La guerra di indipendenza di Roma Nord di Claudio Delicato, la recensione di Livia Frigiotti per Sugarpulp MAGAZINE.
Titolo: La guerra di indipendenza di Roma Nord
Autore: Claudio Delicato
Editore: Mondadori
PP: 348
Dalla caduta del muro di Berlino che per anni ha diviso in due una grande città, cambiando le sorti del mondo europeo, prima e dopo, al fantasioso innalzamento di un muro che divide la città di Roma, da parte di un creativo giovane scrittore romano.
I tempi sembrano essersi evoluti dall’ormai lontano 1989 quando il mondo intero stette a guardare la caduta di un muro assurdo che divide in due una unica cittadinanza.
Ma oggi a ripensarci, con le differenze di etnie in aumento e con tanta esasperazione a livello culturale e sociale, l’immaginazione di Claudio Delicato forse non è poi così lontana dalla realtà; una triste realtà di divisione in casa.
E così quelle che forse sono delle divisioni nette e territoriali tra il sud e il nord di una città, alle quali a volte si accenna solo come una specie di sfottò, diventano in questo romanzo motivo di riflessione sullo stato in cui versa la città e sul modo di pensare che si sta esasperando ogni giorno. Chi non vive la realtà di Roma non sa che in fondo questa sorta di divisione tra l’essere nato e vissuto a Nord o a Sud della città porta e ha portato realmente a non sentirsi parte di un tutto, ma cittadino di una parte. Laddove “l’altro” non viene considerato al pari.
Ne La guerra di indipendenza di Roma Nord di Claudio delicato vige in realtà da sempre una suddivisione fra gli abitanti di della parte nord e quelli della parte sud di Roma. Rimane un centro che forse si eleva oltre questa diatriba. Così l’autore immagina che i residenti di Roma nord, capeggiati da un leader dal genio prorompente, dinamico e controcorrente, scelgano di staccarsi dal resto della città innalzando un muro che faccia da perimetro di sicurezza invalicabile per gli altri cittadini.
Nasce così il PIRN – Partito Indipendentista di Roma Nord – con un suo governo, un suo capo di governo con poteri decisionali totali. Roma nord non sottostà più alle leggi del governo Italiano, crea una vera e propria scissione, diventando una stato a sé dentro la città.
Rocamboleschi eventi di impatto accadranno a causa delle decisioni controverse dei protagonisti, si susseguiranno eventi e personaggi che cercheranno di soverchiarne altri. Il potere sulla città e sui cittadini diventa poi il motore di tutto.
Geniale quanto sottilmente vero. Dal possibile all’assurdo, un romanzo tagliente e disperatamente ironico. Si ride e si riflette al contempo. Roma si mostra come il colosso ferito a morte che è.
Claudio Delicato guarda al futuro in questo suo primo romanzo e lo fa con tutta la fantasia che ci può mettere a immaginare un futuro a tinte fosche per la sua città. Non ha pietà per i suoi personaggi, li fa muovere al centro di un quadrato di profondi interessi economici e politici, di violenze al limite del pulp, senza fare sconti li porta verso un futuro di soprusi dove la vittoria sembra sempre ad appannaggio dei più ricchi, più colti e più scaltri.
Roma fa da sfondo pur essendo lei il personaggio principale ma soprattutto è, anche in questo caso, la città il cui dominio da secoli è ambito da ogni singolo personaggio salga al potere. Un esordio davvero interessante.