La lunga marcia, di Stephen King, la recensione di Fulvio Luna Romero per Sugarpulp MAGAZINE.
Titolo: La lunga marcia
Autore: Stephen King
Editore: Sperlink & Kupfer
PP:
Prezzo: cartaceo 9,99 euro, ebook 6,99 euro
Signore e signori, la parola di oggi è: ANGOSCIA! La vivrete dall’inizio alla fine. Senza respiro.
La lunga marcia è un libro potente, bello, deciso. Ma soffocante. Se amate i thriller psicologici, è il romanzo per voi. Se avete ipertensione o cose simili… ecco, magari cambiate autore.
Tutto inizia una fredda mattina di maggio quando Garratty, accompagnato dalla madre, si presenta per la lunga marcia. 100 giovani under 18 selezionati dopo dure prove psico attitudinali.
Partiranno attraverso il Maine per una lunga camminata. Senza soste, al ritmo di 6 km all’ora. Saranno seguiti da dei soldati. E non potranno mai fermarsi.
Rallentano? Un’ammonizione. Disturbano un avversario? Un’ammonizione. Tentano di infilarsi tra il foltissimo pubblico che accompagna la corsa? Un’ammonizione. E alla quarta ammonizione, scatta il congedo.
Certo, si possono recuperare, le ammonizioni: se per un’ora non combini nulla di serio te ne viene cancellata una. Tutto sommato non è male. Ah, dimenticavo di dirvi che il congedo equivale a 4 militari che sparano in testa al congedato.
Un regolamento curioso, senza dubbio. E spietato quanto basta. Perché se è vero che uno dei terrori del maratoneta è rappresentato dal fatto che il proprio organismo decida di attivare le vie di scarico nel bel mezzo di gara, è anche vero che alla peggio si potrà ritardare l’arrivo di dieci minuti.
Per questi ragazzi, invece, l’arrivo verrà anticipato di parecchi anni. Ma sarà un arrivo nel Regno di Cieli.
Un libro che ho divorato, una sensazione di soffocamento che si fa avanti passo passo durante i giorni e le notti di marcia costante, continua, ritmata.
Legami e relazioni a volte sconvolgenti tra ragazzi che sanno che la marcia si concluderà soltanto quando l’ultimo di loro sarà sopravvissuto. E quindi sanno che, ben o male, tra questi 100 partecipanti per 99 sarà l’ultima camminata.
Dolore fisico, spossatezza, disagio psicologico… King li racconta tutti con la sua consueta inquietante maestria. Un uomo che da una passeggiata riesce ad estrarre un thriller angosciante, ecco… facciamoci delle domande.
Soprattutto me le faccio io che l’ho voluto terminare il giorno prima di partecipare ad una mezza maratona. Va da sé che ho fatto il mio miglio tempo…