La polvere del Messico è un diario di viaggio intenso e sorprendente. Una dichiarazione d’amore per un paese che tra le sue mille contraddizioni non può lasciare indifferenti. Come la sua gente.
Titolo: La polvere del Messico
Autore: Pino Cacucci
Editore: Feltrinelli
PP: 281
Prezzo: 8.00
Capita di imbattersi in libri speciali. Libri che ci danno la sensazione di averci aspettato per lungo tempo e che, una volta terminati, ci lasciano addosso un sensazione straniante di malinconica felicità. La polvere del Messico fa parte, senza dubbio, di questa piccola schiera di tesori preziosi.
Prima che internet accorciasse le distanze ed i siti di viaggiatori (o supposti tali) invadessero il web, il modo più semplice per conoscere un paese lontano era, a parte andarci, leggere le pagine scritte da chi quei luoghi li aveva visti e vissuti in prima persona.
La polvere del Messico è l’appassionante diario di uno scrittore girovago voglioso di scoprire la vera identità e la cultura di un popolo. Cacucci vaga negli immensi spazi del paese di Pancho Villa ed Emiliano Zapata, raccogliendo aneddoti e storie narrati dai personaggi più disparati, spesso picareschi, ma sempre sorprendentemente veri.
E’ la gente che l’autore incontra durante il suo cammino la vera protagonista del libro: avventori conosciuti nelle cantinas, allevatori di galli da combattimento, tuffatori rituali, artigiani custodi di antiche tradizioni sono solo alcuni dei personaggi di questa ammaliante raccolta di incontri, riflessioni e spunti.
Dal caos di Città del Messico al porto di Veracruz, dalla mete più conosciute come lo Yucatan ed Acapulco deturpate dal turismo e dalla modernizzazione, sino ai tesori nascosti della Baja California. Cacucci si sposta, spesso con mezzi improbabili, da un capo all’altro della nazione ed ascolta, osserva e raccoglie con cura racconti, ricordi ed opinioni.
Quello che emerge è il ritratto di un paese profondamente legato al suo passato ed alle sue radici, dal grandissimo potenziale, soggiogato da secoli agli interessi politici ed economici di altri. Prima dai colonizzatori europei. Oggi, sopratutto, dai gringos americani.
La polvere del Messico, pubblicato per la prima volta nel 1992 ed ampliato in una nuova edizione nel 2004 è diventato nel tempo, a pieno titolo, un piccolo classico per tutti coloro che amano l’America latina, l’avventura, la scoperta, la conoscenza profonda che può derivare solo dall’esperienza diretta.
Chi ha respirato la polvere delle strade del Messico, non troverà più pace in nessun altro paese al mondo
scriveva l’autore britannico Malcolm Lowry, nel suo capolavoro Sotto il vulcano. Cacucci riesce nella difficile impresa di farci provare questa sensazione, raccontandoci il paese attraverso gli occhi dei suoi abitanti, senza filtri o inutili orpelli.
Perché il Messico è così. Vivace, feroce, colorato, abbacinante. Prendere o lasciare.