La spaccatura di Allan Guthrie è un romanzo da non perdere, per nessun motivo

La spaccaturaTitolo: La spaccatura
Autore: Allan Guthrie
PP: 257
Editore: Einaudi
Prezzo: Euro 11,80

La Scozia ha una straordinaria tradizione di grandi scrittori. Recentemente, dopo Irvine Welsh, un’intera generazione di autori ha saputo addirittura portare alla luce una vera e propria scuola. Il Tartan Noir.

Sono nomi di riferimento per la letteratura pulp, nera, imbevuta d’ironia amara e sfregiata di violenza: Christopher Brookmyre, Ian Rankin e Allan Guthrie, appunto, che ambienta in una Edimburgo plumbea e affogata dalla malinconia una storia che ha più di un punto in comune con quelle di Welsh.

Robin Greaves è un rapinatore a mano armata e durante un colpo con la sua banda compie una carneficina. Sulle sue tracce si mette Pearce, uno strozzino che sta tentando di riscattare un debito contratto per amore. Ma Robin è un tipo pericoloso e la sua gang è una compagnia di fuori di testa.

Allan Guthrie racconta la storia di un duello a distanza in cui due personaggi, entrambi cattivi, entrambi pronti a farsi a pezzi, travolgono tutti coloro che arrivano ad attraversar loro la strada. Non c’è polizia o coscienza che tenga. Così, abolendo le regole e rovesciando i meccanismi della letteratura di genere, l’autore scozzese mette in scena un romanzo avvincente, dal ritmo ferito e pirotecnico, con personaggi spinti al limite e situazioni paradossali e spiazzanti.

Colpisce in particolare quel talento che ha Allan Guthrie nel “far girare” la trama, intrecciando una serie di vicende interne che avvitandosi l’una sull’altra conducono ad un epilogo ad alto coefficiente emozionale.

La spaccatura, titolo italiano, rivela qualcosa in meno dell’originale Two Way Split ma da un certo punto di vista è meglio così, specie considerando la capacità di Guthrie di sorprendere il lettore.

Da non perdere. Per nessun motivo.