L’assassino americano di Vince Flynn è un romanzo che mette subito in chiaro le cose: azione, suspense, violenza.

L'assassino americanoTitolo: L’assassino americano
Autore: Vince Flynn
Editore: Fanucci / Time Crime
PP: 476
Prezzo: cartaceo 12,90 euro, ebook 2,99 euro.

L’assassino americano è un romanzo che mette subito in chiaro le cose: azione, suspense, violenza. Gli ingredienti, oramai, sono quelli: mafia russa (che nei romanzi di questi ultimi anni è sempre più difficile distinguere dallo stato), medio oriente, CIA. Un romanzo che parte come una bomba, salvo poi rivelarsi poco più che un petardo.

Mitch Rapp è un ragazzo in gamba, giovane e motivato. Un gran fisico, ottime attitudini al combattimento. E, soprattutto, è arrabbiato dopo che la ragazza che amava è finita tra i morti della bomba che abattè l’aereo della PanAm nei cieli scozzesi di Lockerbie.

L’odio, la rabbia, hanno bisogno di addestramento: sono sentimenti che vanno educati e veicolati. A farlo ci pensa un veterano della CIA, Stan Hurley. Un addestramento massacrante, fisico e psicologico. Il ragazzino ne uscirà come una macchina perfetta. Una fuoriserie. Ma le fuoriserie a volte sono difficili da condurre, è facile perderne il controllo.

Le premesse ci sono tutte, insomma. Ma poi la storia un po’ si perde. Diciamo la verità: finita la guerra fredda è davvero difficile scrivere una spy story, e per renderla interessante ci si caccia dentro un po’ di tutto. Ma spesso si svilisce l’idea, si perde un po’ il senso delle cose.

Vince Flynn (l’autore purtroppo è morto nel giugno del 2013) ha saputo creare un’ottima traccia, approfondita e con i dovuti momenti di tensione. Ma poi si è un po’ smarrito, giungendo ad un finale che lascia un po’ perplessi. Per non dire che è piuttosto scontato.

Una lettura, comunque, fluida e scorrevole, è un libro che si divora. Una compagnia piacevole per qualche ora di svago. Ma non chiedetegli molto di più.

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