L’audace colpo dei quattro di Rete Maria che sfuggirono alle Miserabili Monache di Marco Marsullo è un libro ironico e divertente.

L'audace colpo dei quattro di Rete Maria che sfuggirono alle Miserabili MonacheTitolo: L’audace colpo dei quattro di Rete Maria che sfuggirono alle Miserabili Monache
Autore: Marco Marsullo
Editore: Einaudi
PP: 216
Prezzo: cartaceo 16,90 euro, ebook 9,99 euro

Amplifon, Necro, Tre e Embargo. Replay, Civitavecchia e Alzheimer. Show, Reincarnazione, Regime e Vagisil. Due bande rivali: da una parte Agile, Guttalax, Rubirosa e Brio; dall’altra Capitan Findus, Uccello e Sciabola. Se vi state chiedendo cosa sta passando nella mente di Marco Marsullo, non preoccupatevi, non è impazzito.

Questi sono i soprannomi di alcuni dei vecchietti ospiti di Villa delle Betulle, alle porte di Roma. I nomi propri sono superflui, non permettono di distinguere un over settanta da un altro; molto meglio essere riconosciuti per caratteristiche o difetti particolari.

Alla Villa i giorni sono quasi tutti uguali, scanditi da ordini e ritmi precisi: il rosario, la tombola, la minestrina serale, i pannoloni per la notte, le medicine e le Miserabili Monache , che tutto vedono…Non proprio tutto in realtà.

Non possono vedere il fuoco che brucia nel cuore di Agile, Guttalax, Rubirosa e Brio. Non sono in grado di sentire gli zoccoli che scalpitano di questi quattro nonnetti, come smania per un piccolo diversivo, una insignificante conquista in mensa, per una piccola botta di vita.

E così la gang non perde occasione per litigare con il gruppo di Capitan Findus, Uccello e Sciabola per una brocca di latte, per il purè della domenica, per chi – per primo – riesce a fare il baciamano alla splendida dottoressa Micaela che si occupa del loro check up mensile. In assenza di stimoli le ore là dentro scorrono come acqua di un ruscello, il cui corso non può essere deviato.

Fino al giorno nel quale si presenta per loro un’occasione unica, una possibilità di rivincita, la voglia di sentirsi ancora “qualcuno” e di tenere in pugno la propria esistenza, come se fosse l’ultimo giorno disponibile. Il desiderio di tentare è forte, li assorbe, elaborano un piano accurato e assolutamente folle.

Quattro vecchietti in azione, a Roma. Una banda ben organizzata. Complottano, sussurrano e si osservano. La gang rivale li tiene d’occhio, attraverso un investigatore privato. Sulla loro strada, personaggi bizzarri e strampalati e un amore di gioventù, mai dimenticato. I fantastici quattro hanno paura, ma sono eccitati e determinati.

A volte si sentono fuori posto per le strade di Roma, il loro colorito grigio da ospizio è in contrasto con la profumata primavera della capitale. Ma loro non mollano, hanno una missione da compiere e la porteranno a termine. Il loro codice di comunicazione è davvero particolare, si rispettano, si aiutano e si completano.

Mi ricordano tantissimo i Pinguini di Madagascar, avete presente? I loro modo di vivere questa avventura è diverso, si approcciano in maniera differente gli uni agli altri, assaporano questi giorni speciali con tocco esclusivo. Desiderano con ogni mezzo sfruttare questo ultimo, forse, momento di energia, come fosse linfa che sta per prosciugarsi.

Il destino però, ha in serbo per loro un finale piuttosto diverso da quello che avevano progettato. Le cose accadono, senza preavviso e si rimane muti, impotenti, con gli occhi che fissano il pavimento. Gli sguardi si spengono, le parole tacciono.

La voglia di continuare a sentirsi vivi, nonostante tutto, non li abbandonerà mai. Il guerriero che possiede le loro anime non riuscirà a rimanere nascono dall’involucro incartapecorito.

Questo è un libro ironico, tenero e malinconico. Incredibilmente. Buona lettura.